Ieri mattina
recandomi al bar in cui sono solita gustare quello che secondo me
è il caffè più buono della zona,
diversi metri prima dell'entrata vengo colpita da un profumo
che aveva preso possesso di tutta l'aria intorno,
perfino dell'aroma invitante dei chicchi tostati:
profumo di Bergamotto.
Uno dei lavoratori di un giardino vicino
(mi trovo nel distretto del bergamotto,unica e sola coltivazione esistente in tutto il mondo)
aveva portato con se due frutti appena raccolti:
un odore penetrante di scorza,
un monocromo olfattivo,
avvolgente.
Un frutto quasi sconosciuto ai più,
ma preziosissimo per i nasi profumieri e le case essenziere;
incrocio tra arancio amaro e limone,
il bergamotto varia la qualità dell'essenza
a seconda dei mesi di produzione,tra ottobre e febbraio,
passando da note floreali a note verdi e fresche.
Femminello,fantastico e castagnaro
sono le diverse varietà di questo frutto,
e si differenziano per sviluppo,longevità e produzione.
Meraviglia invece è quel frutto che cresce deforme;
ad esso,secondo la tradizione,si attribuiscono virtù magiche.
Rimango sempre affascinata da tutti questi aspetti:
se si ha la fortuna di parlare con un coltivatore,
si viene a contatto con chi conosce davvero la materia prima
e i campi palmo a palmo.
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