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"The most beautiful woman in movie history" Darryl F. Zanuck. A un primo sguardo veloce, Gene Tierney, sembra avere molti difetti. I denti leggermente sporgenti, gli zigomi piuttosto pronunciati, un aria fredda. Ma basta darle un secondo sguardo per innamorarsene definitavemente e capire che quei piccoli difetti compongono un insieme di rarissima bellezza. Era un mix di classe e esotismo, melanconia e mistero ma anche un sorriso che illuminava le città, un’attrice nota per il suo aspetto ma ancora di più per la sua sensibilità, l’etica lavorativa e l’impegno. Per certi versi simile alla collega Veronica Lake (puntata 2), nacquero nello stesso posto, ebbero fama nello stesso periodo e la carriera di entrambe ebbe una brusca e tragica interruzione, con tentativo di riavviarla, in seguito.
Nasce a Brooklyn il 19 novembre del 1920 in una famiglia benestante. Il padre è un assicuratore e la madre un ex insegnante. Cresce tra la casa dei genitori a New York e quella dei nonni, anch’essi molto facoltosi, nel Connecticut. Riceve un educazione tra le migliori e le più costose che la east coast possa proporre. Una delle sue prime passioni è la poesia che per tutta la vita continuerà, nel privato, a coltivare. Nel 1936 lascia gli Stati uniti per trascorrere due anni in Svizzera, a Losanna, dove frequenta una scuola di perfezionamento per signorine e dove impara il francese. Tornata a casa fa una piccola gita sulla west coast dove va a visitare gli studi della Warner Bros. Qui la nota, nonostante fosse una delle tante turiste, il regista Anatole Litvak che le suggerisce la carriera di attrice. La Warner bros. le offre pure un contratto ma i genitori sono contrari (anche per la paga poco onerosa) e la ragazzina, non ancora maggiorenne, deve rinunciare. Gene non è animale da alta società, si annoia spesso e alla fine del ballo delle debuttanti annuncia al padre che vuole fare l’attrice. “Bè se proprio vuoi farlo, lo farai nel migliore dei modi” riceve come risposta. Si iscrive quindi in una scuola nel Greenwich village con Benno Schneider e diventa in breve una protegè del regista e produttore di Broadway, George Abbott.
Il suo primo ruolo a teatro è nel 1938 in What a Life! dove tutto quello che fa è trasportare un secchio pieno d'acqua da una parte all'altra del palcoscenico. Nonostante ciò, un critico di Variety scrive "Miss Tierney è sicuramente la più bella portatrice di secchi d'acqua che abbia mai visto". La sua carriera teatrale è breve quanto promettente. Appare in ruoli minori nelle piece Mrs. O' Brien Entertains e Ring Two. Ancora una volta la critica non può che parlarne bene, stavolta non per come porta i secchi, e Richard Watts (NY Heradl Tribune) non fa in tempo a dire "non vedo come non possa avere una grande carriera, a meno che il cinema non ce la rapisca" che la Columbia le mette sotto contratto per sei mesi (incontra anche Howard Hughes (RKO) che tenta di sedurla con le sue ricchezze ma lei non ci casca).
A Hollywood le suggeriscono di perdere qualche kiletto, perchè un viso più snello le gioverebbe (seguirà una dieta per 25 anni, la durata della sua carriera, "un periodo terribile per me che adoro mangiare" dirà poi), ma non fa in tempo a apparire sul grande schermo che scade il contratto e il film a cui doveva lavorare continua a ritardare la produzione.
Torna quindi a Broadway dove il padre ha fondato una società per supportarla e sfruttarla (lo farà anche una volta famosa e ricca) e raggiunge un successo enorme con il suo primo ruolo da protagonista in The Male Animal. Appare quindi su Life magazine, Collier e Vogue. La sua fama è alle stelle quando arriva a New York per vederla, Darryl Zanuck, il magnate proprietario della 20th Century Fox. La vede in scena, gli piace, si segna il nome. Poi la sera va a mangiare allo Stoke Club, qui nota una bella ragazza che balla in sala. Dice all'assistente "lascia stare quella la, prendiamo questa". Forse è ubriaco, forse Gene ha molti look, ma le due ragazze sono incredibilmente la stessa persona, Miss Tierney. Inizia quindi la sua carriera nel cinema.
Il debutto è nel western di Fritz Lang Il vendicatore di Jess il bandito insieme a Henry Fonda a cui segue un piccolo ruolo in La baia di Hudson. Dopo essersi vista e ascoltata per la prima volta dice "quella è la mia voce? Sembro Minnie arrabbiata" ed inizia a fumare per abbassare il tono della voce e renderla più suadente. Il 1941 si rivela un anno piuttosto impegnato per Gene grazie alle sue apparizioni in I misteri di Shangai (il suo primo noir), La via del tabacco di John Ford e Inferno nel deserto.
La sua carriera si impenna inavvertitamente nel 1943 grazie alla commedia del maestro Ernst Lubitsch, Il cielo può attendere, in cui mostra una verve comica niente male. Sul set ebbe diversi problemi con il regista che le gridava contro in continuazione e che ricorda "era un tiranno, il più esigente di tutti. Dopo una scena che richiese 5 ore lo affrontai a muso duro, lui urlò di nuovo e infine si mise a ridere. Da li in poi diventammo amici". Sempre durante la produzione realizza di essere incinta (era sposata da due anni con il costumista Oleg Cassini, fratello del più famoso Ivan).
I due film successivi sono forse i suoi più famosi. Prima, sotto la direzione di Otto Preminger, interpreta la protagonista nel noir Vertigine, insieme a Vincent Price (che disse "solo lei poteva interpretare Laura. Nessuna ha quel mix di fascino, erotismo e mistero") e Dana Andrews, con i quali collaborerà spesso. La pellicola è uno dei migliori del genere mai prodotti da Hollywood. Ancora meglio farà con Femmina folle di Stahl che le varrà una nomination all'oscar. Il film, in technicolor (citando sempre Vincent Price "ora potrete quindi godere dei suoi meravigliosi occhi"), diventa il maggior successo della Fox dell'intera decade.
Purtroppo però non ci sono solo fortune. Sua figlia è nata mentalmente ritardata, perchè durante la gravidanza Gene contrasse la rosolia nell'unica volta in cui andò alla Hollywood canteen. Howard Hughes, ora grande amico, pagò tutte le cure mediche.
Durante la lavorazione de Il castello di Dragonwyck, nel 1946, conosce un giovane John Fitzgerald Kennedy. I due diventano amanti ma JFK la molla perchè in contrasto con le sue aspirazioni politiche (almeno così dice). Il filo del rasoio dello stesso anno è un altro grande successo della sua carriera e la critica elogia la sua prova come una delle sue migliori.
Gene non sbaglia un colpo e nei successivi film, benché non ottenga mai nomination all'oscar, diviene una delle più acclamate attrici del suo tempo. Il fantasma e la signora Muir di Mankiewicz, I trafficanti della notte di Dassin, Sui marciapiedi e Il Segreto d'una donna di Preminger sono tutti ottimi film nei quali è diretta dal gota della regia di Hollywood.
Arrivano gli anni 50 e anche una lunga pausa nella sua formidabile carriera. Intanto scade il contratto con la Fox e passa alla MGM. Forse i troppi amanti (Tyron Power e Spencer Tracy, in seguito il principe Aly Khan) portano alla fine del matrimonio con Cassini, da cui aveva avuto un'altra bambina. La figlia malata e il divorzio sono dei duri colpi per la sua natura molto sensibile. Inizia così a soffrire di depressione e disturbi bipolari e è costretta a lasciare il set del film Mogambo (le subentra Grace Kelly).
Durante la realizzazione de La mano sinistra di Dio le è ormai impossibile nascondere la malattia. Dimentica in continuazione le battute, è sempre stanca e nervosa. Bogart (che aveva una sorella malata anch'essa) cerca in tutti i modi di aiutarla, ripassando insieme il copione e convincendola infine ad andare da qualche dottore.
Dopo aver consultato uno psichiatra, viene ricoverata a New York e poi in una clinica nel Connecticut. Qui viene sottoposta a 27 elettro shock, credendo così di guarirla (ai tempi non c'era altro modo, si sa). Gene riesce a scappare ma viene subito ripresa. Si oppone strenuamente alla terapia, sostenendo che le sta cancellando gran parte della memoria e nel 1957, dopo due anni di cure, viene vista da un uomo mentre tenta il suicidio, in bilico sul cornicione di un palazzo. E' ovvio che il trattamento non funziona.
Viene ricoverata una terza volta in Kansas. Dopo un periodo di miglioramenti, il programma prevede che esca e che lavori come commessa in un negozio. Viene chiaramente riconosciuta e la Fox le propone di fare il film Vacanze per amanti (1959), ma lo stress è troppo grande e deve lasciare dopo pochi giorni.
Nel 1960 si sposa per la seconda volta, con il petroliere Howard Lee (primo marito di Hedy Lamarr) e dopo sette anni di cure, torna al cinema nel 1962 con Tempesta su Washington del fedele Preminger. Dimostra di essere ancora una grandissima attrice ma ormai non è più molto richiesta e trova spazio solo in miniproduzioni televisive. Si ritira quindi definitivamente.
Negli ultimi anni di vita privata pubblica la sua biografia, che riscuote un notevole successo, e muore di enfisema nel 1991 a due settimane dal suo settantunesimo compleanno. Una malattia causata dal forte consumo di sigarette condotto nella sua vita. Non era più una Minnie arrabbiata ma ha pagato un prezzo molto alto.
In Vertigine per tutta la prima parte del film, il detective Dana Andrews si stupisce come tutti possano essere innamorati folli di questa Laura Hunt. Lui che è un duro, è sicuro di non cedere, ma poi la vede, la incontra, si perde dentro di lei, nel suo mistero e nella sua bellezza. Questo era l'incredibile potere di Gene. Neanche te ne accorgi e sei già caduto nella sua trappola.
Conludo con le parole di Oleg, primo marito: "Gene è la ragazza sfortunata più fortunata del mondo; tutti i suoi sogni sono divenuti realtà, ad un costo."
Nella prossima puntata: Billy Wilder VS Marilyn Monroe, un match in due riprese.
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