Due mesi abbondanti di campeggio in uno dei deserti più duri del pianeta possono mettere alla prova le unghie e i capelli di chiunque. Figuriamoci se non è una vacanza. Ecco dunque doppie punte, colori spenti, chiome polverose e sfibrate, pelle stanca, occhiaie e unghie rotte, magari anche rosicchiate, date le circostanze. Così, prima dell'inizio delle operazioni di salvataggio dei minatori, signore e ragazze, mogli e figlie - poco più di una trentina in tutto - hanno lasciato il campo in cui hanno vissuto tutte le fasi di questa vicenda ormai finita in un meraviglioso happy end, e sono andate a farsi belle.
Secondo quando riportato da moltissimi siti di news di tutto il globo, poche ore prima dell'inizio dei viaggi della capsula, la Peluquería Palumbo di Copiapo ha offerto trattamenti di bellezza a tutte le protagoniste. Capelli, tinte, manicure, forse anche qualche maschera per stappare i pori da quella sabbia senza vita. Sembra che il salone di bellezza abbia offerto gratuitamente i trattamenti, forse in cerca di pubblicità. Ma non è questo il punto. Il punto è che c'è qualcosa di meraviglioso in questo.
Pensare a queste donne che si accomodano su una poltrona imbottita di finta pelle e si fanno massaggiare la faccia e che, con i bigodini colorati in testa e la retina, si lasciano limare le unghie incremate, ha qualcosa di commovente. Perché quando gli uomini usciranno sporchi e provati da settanta giorni di buio, polvere, umidità e aria viziata e la mancanza di un bagno degno di questo nome, con tutta la stanchezza fisica e psicologica, ancorché mitigate dalla felicità di essere rinati, questa volta dal ventre della Terra, cosa potrà importare loro dell'aspetto della moglie o della figlia?
Di certo la prima cosa che si sono detti abbracciandosi non è stata: «Ti piace il mio nuovo taglio?» fosse anche solo per gli occhiali scuri che hanno impedito ai redivivi di vedere la nuance Biondo Miele (cod. 5.34) o le unghie madreperlate con quella sfumatura color salvia (537) che va tanto di moda. Eppure le donne lo hanno voluto fare ugualmente. Per rilassarsi, per cercare normalità, per amore, perché farsi i capelli significa pensare che domani sarà un domani degno di avere i capelli in ordine. Un domani (di nuovo) felice.
A meno che, naturalmente, non l'abbiano fatto per le telecamere.