Dato che ho da lavorare, questo post è solo un breve riassunto di quello che mi è piaciuto e non mi è piaciuto dei quattro giorni di Esxence. Poi, magari nelle vacanze di Pasqua, svilupperò i vari punti in una serie di post.
Dunque, mi sono piaciuti (non è una classifica, l’ordine è sparso):
- Il trend dei profumi luminosi e confortanti, per esempio: L’Amandière (*****) di James Heeley, Candour (****) di Humiecki&Graef, +MA (***) di Blood Concept
- Meo Fusciuni
- ODE, la nuova rivista sui profumi ideata da Sebastian Fischenich and Tobias Müksch, gli stessi della linea Humiecki&Graef. Quei due non ne sbagliano una. Ok, sì, a parte quella schifezza di Multiple Rouges (0).
- Maria Candida Gentile
- Neela Vermeire e la sua linea di profumi dedicati all’India, realizzati da Bertrand Duchafour.
- Gli incontri di cultura olfattiva di Mouillettes & Co. e dell’Osmotheque (ci sono tutti gli anni, ma valgono sempre la pena)
- La possibilità di parlare con gli altri blogger e i profumieri emergenti, al di fuori di stand e incontri organizzati. In particolare quest’anno sono stata felice di sentire in anteprima le creazioni di Spyros Spyridon e di Cristiano Canali.
- Il nuovo Habanita, in versione più concentrata
- Il cuoiato della linea Pineider
- YS- Uzac
- Le candele con il diamante dentro
- I nuovi profumi di Mark Buxton, in particolare Devil in Disguise (*****)
Non mi sono piaciuti:
- Le aziende che se la tirano e per questo non fanno i campioncini. Chi li chiede non è uno scroccone, è un cliente che vuol capire se quel profumo fa davvero per lui/lei convivendoci per qualche giorno, oppure un blogger che vuol fare una recensione seria.
- I tormentoni: è mai possibile che TUTTI si siano improvvisamente messi a fare i profumi all’oud?! E che non ci sia nessuna idea più fantasiosa, per presentare un nuovo profumo femminile, che dire che lo usava Maria Antonietta di Francia?! Pure se ha un nome inglese e uno stile palesemente moderno? Al terzo “profumo di Maria Antonietta” avevo voglia di ghigliottinare qualcuno…
- Il numero eccessivo di novità: è impossibile sniffare tutto seriamente. Ed è difficile che un profumier e riesca a fare SEI profumi buoni in SEI mesi. Non sarebbemeglio concentrarsi su uno, ma veramente veramente buono?
- I profumi di Dominique Dubrana. Sono gratissima per la gentilezza di Giovanni Sammarco, che ha portato apposta dei campioncini per farli sentire a me e alle mie amiche. Sul momento i profumi “natuali” ci sono piaciuti moltissimo, ma sia sulla mia pelle che su quella di Margherita saranno durati sì e no dieci minuti, prima di svanire.
- Aver scoperto che Mark Buxton non fa più English Breakfast e il nuovo packaging verdino della sua linea. Però, come ho scritto sopra, le novità sono ottime.