Ho sempre pensato che se Indesign imposta una gabbia di 12,5 mm di default al momento della creazione di un progetto, un motivo ci doveva essere.
Oggi vorrei parlarvi di una lavorazione tipica per molte riviste e periodici, di quelli che potete tranquillamente trovare in edicola. Lo spillato - o punto metalico - è una lavorazione che consiste nell'intercalare le segnature di un progetto, fissandole sul dorso con 2 o più punti metallici. Una caratteristica propria dello spillato è il Binding: vediamo se mi riesce di spiegarlo in termini umanamente comprensibili :-)
Le pagine più centrali della rivista tendono a spostarsi verso l'esterno (fig 02); questo perchè inserire segnature piegate l'una all'interno delle altre aumenta lo spessore tra il dorso e il punto di chiusura delle spille (fig 01). Nella foto vi mostro nel dettaglio questo spostamento.
Bene, risulta ovvio che, al momento del taglio, le pagine più centrali verranno maggiormente rifilate. E se ci fosse della grafica importante sul bordo? Niente paura, la quasi totalità dei software di imposizione prevede la possibilità di calcolare il binding e, in maniera proporzionale, rientrare verso il dorso le pagine più sporgenti. Ma se anche sul dorso ci fosse grafica importante o - come nel peggiore dei casi - un'immagine che si allaccia alla pagina di fianco? In questo caso miracoli difficilmente se ne possono fare, soprattutto se si consegna un pdf chiuso. Il consiglio in questi casi, è sempre quello di discutere con la tipografia quale soluzione adottare. Ad ogni modo, riallaciandoci all'inizio del post, pensare ad una grafica che possa essere contenuta all'interno di una gabbia centrale distante almeno 1 cm dal bordo pagina, faciliterebbe non poco le fasi successive di produzione. Magari non era l'intento degli amici di Adobe , però quell'impostazione iniziale può salvare una rivista da un taglio compromettente.
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