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Il bio-monitoraggio per verificare il livello di inquinanti nell’aria

Creato il 26 marzo 2015 da Laricercascientifica

Cos’è il biomonitoraggio ambientale e perchè risulta così importante per tutelare la nostra salute? Grazie alle utilizzo delle recenti tecniche di bio-monitoraggio i ricercatori possono verificare la presenza di inquinanti nell’ambiente, ovvero di sostanze delle quali non si conosce l’origine, la pericolosità, nè tantomeno gli effetti di un loro contatto sugli esseri viventi. Grazie al bio-monitoraggio, quindi, è possibile servirsi, in maniera non invasiva, di organismi viventi (o bioaccumulatori), in grado, appunto, di “accumulare” sui propri tessuti gli inquinanti presenti nell’aria e fornire ai ricercatori dati di tipo quantitativo e qualitativo.

Una ricerca condotta presso l’Oasi wwf Gole del Sagittario in provincia dell’Aquila, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Microchemical Journal, ha verificato la presenza di inquinanti nell’ambiente ed il loro potenziale impatto sulla conservazione di alcune specie rare. Oggetto della ricerca è stato il gracchio corallino, un uccello di specie protetta e che è presente nell’oasi wwf con una colonia tra le più importanti dell’Appennino. La specie è oggetto, da diversi anni, di un progetto di studio condotto da WWF ONG in accordo con alcuni gruppi di ricerca provenienti da istituti scientifici italiani come l’Università di Siena. Dalle analisi condotte sulle penne dell’animale il livello di inquinamento dell’aria è risultato generalmente basso soprattutto per ciò che riguarda i pesticidi usati in agricoltura, per ciò che interessa, invece, gli inquinanti industriali, sono stati rilevati livelli alti di eteri bifenili polibromurati, ovvero sostanze tossiche che possiamo facilmente ritrovare in casa (su plastiche o tessuti) la cui esposizione prolungata può favorire numerosi rischi per la salute, così come una preoccupante presenza di idrocarburi policiclici aromatici provenienti, per lo più, dai gas di scarico ed il cui accumulo favorisce, negli individui, l’insorgenza di cancro cutaneo o cancro polmonare.

  • Ricerca di: Wwf, Università di Siena
  • Pubblicata su: Microchemical Journal
  • Conclusione: L’analisi dell’aria mediante tecniche di biomonitoraggio ha rilevato la presenza di numerosi inquinanti industriali

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