Chiara Guarducci mentre prepara un impasto
Nonostante questo sia un blog piccino, già da molto tempo mi capitano delle richieste di inserire pubblicità o banner, articoli on-demand, link, collegamenti a siti commerciali. La mia risposta è sempre la stessa, declinata in varie tonalità a seconda dell’interlocutore: questo blog non fa pubblicità (rimangono purtroppo i “discreti” ads di wordpress).Allora vi chiederete: perché oggi ci parli di un biscottificio?
Semplice, perché conosco la proprietaria e chi ci lavora, so quanto sono buoni i biscotti che producono, loro hanno bisogno di emergere un po’ dal calderone dei media, non hanno la visibilità delle grandi marche e io li voglio aiutare con quel poco che posso fare, cioè raccontare qualcosa di questo biscottificio.
Prima lascio parlare un amico, poi vi racconto qualcosa io:
Chiara è un’amica che, ad una “sliding door” della sua vita, ha deciso di tentare la sorte, riprendendo la tradizione del babbo, vecchio maestro pasticcere nel più antico e famoso biscottificio di Prato, dove producono i famosi “cantuccini”.
Fra i cimeli di famiglia ne ha ritrovato un vecchio quaderno di ricette, ha racimolato l’essenziale per attrezzare ed arredare una graziosa bottega nel centro storico di Pistoia, ed ha iniziato la sua avventura.
Io e mia moglie l’abbiamo conosciuta per caso e ci siamo subito innamorati del suo spirito sognante e della sua passione trabordante.
Il profumo che pervade la bottega, e si spande soave sul marciapiede di via Palestro, è quello delle cose buone di una volta. Racchiude e descrive tutta l’essenza del lavoro di Chiara: genuinità, fragranza, buon umore.Luca
e via nel forno!
Quando penso al Biscottificio Guarducci mi commuovo un po’. Penso a Chiara e al rapporto con suo padre. Lei ha conservato i quaderni dove lui appuntava le ricette dei biscotti tipici di Pistoia, arricchendole, variandole, sperimentando nuovi ingredienti o quantità diverse. Io invece ho un rapporto terribile con mio padre, anche ora che non c’è più. Penso a lei, con in mano i quaderni del padre come guida, e al mio, che tanto ha scritto senza lasciarmi un indirizzo certo nella vita.Una ricetta, una semplice ricetta, giusta o sbagliata, io non l’ho avuta.
Ma quando passa la fase di tristezza e anche di un po’ di invidia, mi sento invadere da un senso di riappacificazione col mondo.
Magici!
C’è qualcosa di magico nei biscotti. Non sto scherzando: i biscotti fatti in casa sono magici, lo sono davvero! Se non credete alla magia peggio per voi, io non so proprio cosa farci. Il loro profumo, prima di tutto. E’ il profumo delle gioie semplici, della casa, della domesticità, della famiglia. Delle cose buone, delle carezze inaspettate che la vita ci riserva di tanto in tanto, tra lo stress del quotidiano e i pensieri che si librano in maniera inconcludente. Latte e biscotti, tè e biscotti, sono frasi che hanno un potere quasi atavico su noi, rilassante, come ritornare piccoli, come la madeleinette di Proust inzuppata nell’infuso di tiglio, che ci riporta ad una Combray ideale, che sia esistita o no, ci adagia tra le braccia della mamma e ci culla.Molte mani Iddio le aiutò.
E poi il biscotti hanno il potere di far viaggiare nel tempo e nello spazio, ci portano al futuro, quando saremo noi a cuocerli per i nostri bis-nipoti, o al passato, quando erano le mamme o le zie a farli per noi. Ad un tempo felice, quando le incomprensioni familiari erano limitate al possesso dei giocattoli, ad un luogo felice: una grande casa con un giardino che sembrava immenso, a raccogliere asparagi e sgusciare mandorle fresche fino a farsi diventare le dita verdi.
Ripetere questa magia, nel modo semplice e diretto di Chiara è immensamente gratificante non solo per chi lo fa, ma anche per chi vi sta vicino, come è successo a me, a Luca e ad altri. Un po’ come la “polvere di fata” di Campanellino.
Biscotti, torte e varia pasticceria. E Chiara ci mette l’anima.
Ma ora vogliamo smetterla con le divagazioni poetiche? Direte voi. Dacci un po’ di informazioni, perdindirindina!
Questa è la porta del negozio di Chiara: se ci passate davanti, entrateci
Bene. Chiara lavora moltissimo su ordinazione, la sua specialità sono i dolci per le feste dei bambini. Pare che la cheesecake abbia letteralmente spopolato quest’anno, e lei fa una base particolare con i suoi biscotti.Segue le ricette del padre, ma anche lei fa delle piccole variazioni sul tema, apportando delle modifiche cha annota su un diario.
Chissà se la tradizione acquisita dal padre e tramandata da lei sarà raccolta da qualcun altro? Quante cose come i biscotti hanno il potere di interlacciare tante generazioni?
I biscotti che produce sono quelli tipici della tradizione pistoiese: Biscotti di Prato (cantucci), Brutti Boni, Barrette ai lamponi (biscotti di Pistoia), Biscotti alla lavanda (i miei preferiti), Cookies (biscotti con gocce di cioccolato), Torta Mantovana, Dolce candito, Fette della salute.
In questa pagina li potete vedere e leggere le descrizioni di Chiara.
La preparazione delle Barrette pistoiesi
La Torta Mantovana, che ha un ripieno di marmellata, pare sia uno dei prodotti più attrattivi e golosi, apprezzato da grandi e piccoli.
Tutti sono confezionati con materiali per alimenti e acquistabili anche da internet a questo link. Io ho scoperto che il tè Pu ehr si abbina particolarmente bene ai biscottini alla lavanda e ai Brutti boni, di cui farei scorpacciate. Se amate tisane di erbe potete scegliere le Fette della salute che non coprono troppo il sapore delle tisane, anche quelle più delicate; se invece siete tra gli amanti degli infusi ai frutti una fetta di Torta Mantovana, di Dolce candito o di Barrette ai lamponi, sarà perfetta. So di persone che vicino ci vogliono un ciuffo di panna montata, e in estate una pallina di gelato alla vaniglia.
Se -come me- amate il gusto forte e tanninico di un tè molto fermentato, i Cookies sono l’ideale.
Poi c’è il cafféllatte, e quella è un’altra questione su cui non mi sento di dare consigli perchè se è vero che “il caffè è nostro amico”, io pratico questa compagnia con un po’ di diffidenza e senza una completa devozione.
Un’infornata
La specialità di Chiara sono i compleanni dei bambini, per i quali prepara non solo i biscotti classici, ma anche altri tipi di dolcetti, sempre fatti a mano, con ingredienti naturali e il più possibile provenienti da coltivazioni eco-compatibili.
Il suo negozio è semplice, lindo, meticolosamente curato. Una finestra su un mondo: quello della magia dei biscotti fatti in casa.
Benvenuti!
E chiedo scusa se ho parlato anche un po’ di me stessa tra i dolci di Chiara, ma è questo ciò che ti succede quando incontri qualcuno che lavora con l’anima.
In coda alla pagina metto anche una fotogallery, le foto sono di Luca.
I link utili sono:
Biscottificio Guarducci
Pagina Facebook sul Biscottificio Guarducci
Il Biscottificio Guarducci si trova nel centro storico di Pistoia, a pochi passi dal Duomo.
Info:
Indicazioni, mappa e modulo contatti
Via Palestro, 23 – 51100 Pistoia
tel. 0573 1941852
cell. 333 6126728
[email protected]Il Biscottificio è aperto dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30
La domenica mattina dalle dalle 10.00 alle 13.00Chiusi lunedì (tutto il giorno) e martedì mattina.
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