Magazine Psicologia
Un blog è un'applicazione web che permette a tutti di comunicare e condividere sulla Rete le proprie opinioni, riflessioni, segnalare idee e novità. Il blog é nato sull'idea di un diario virtuale che utilizza sopratutto il testo, ma si possono caricare anche foto, immagini e video, quindi il suo uso é molto ricco ed articolato e si trasforma in qualcosa di più, del diario tradizionale. Il loro utilizzo é semplice e quasi esclusivamente gratuiti e, ciò li ha resi molto comuni. Così ora in rete si trovano vari tipi di blog che vanno oltre il semplice diario personale, si trovano blog che trattano argomenti specifici e che hanno fatto scuola. Il blog ha permesso alla Rete di diventare "democratica", nel senso che ogni utente ha la possibilità di contribuire alla realizzazione del world wide web e, in un certo senso ad una "enciclopedia " del sapere. La percentuale degli utilizzatori di Internet che hanno creato blog è stimata fra il 2% e il 7%, e soltanto l'11% hanno letto un blog. I blog sono ora divenuti oggetto di discussione anche negli ambienti didattici. Molte scuole hanno aderito all'idea del blog, innanzitutto perchè essendo di facile utilizzo e veloce, permette di aggiornare le novità scolastiche in tempo reale. Il blog permette il confronto con altre scuole ed altri studenti, e ha la potenzialità di mettere in contatto realtà diverse, si possono produrre contenuti e rimandarli in rete attraverso un link, si possono trovare utili informazioni e dati per ricerche, vi é la possibilità di sviluppare il senso critico e la capacità di argomentazione. Il blog permette la discussione ed il confronto e la collaborazione con altre scuole. Il blog come strumento all'interno dell'ambiente "scuola" ha una serie di potenzialità che non sono da sottovalutare; in primis ha il merito di portare chi scrive a pensare in modo progettuale, ma anche a scrivere in modo creativo e collaborativo, inoltre il blog permettendo una comunicazione veloce teoricamente ha la possibilità di distribuire - ad esempio in Pdf- documenti, dispense, compiti, ricerche, link a video correlati, a documentari storici a piattaforme specializzate sulla didattica. Altra potenzialità, non di poco è quella di poter interagire con chi é momentaneamente lontano dalla scuola e, sopratutto ha la possibilità di portare i genitori "dentro" la comunità scolastica in un clima di partecipazione attiva.Il blog implica, inoltre l’idea di un pubblico. Gestire un blog equivale a entrare nella logica delle comunicazioni di massa dal punto di vista di chi comunica. Il pubblico di un blog è indistinto come lo è quello tipico dei mass media. Può farsi vivo e dire la sua opinione usando lo spazio riservato nei commenti, ma questo non é scontato e, ribadisce un'asimmetria strutturale fra il padrone di casa e gli ospiti. La presenza di un pubblico (o l’idea che un pubblico potrebbe essere presente) evoca l’idea di un dialogo fra due. Io e il mio pubblico. E' in qualche modo simile a quando si scrive un libro avendo in mente un tipo di lettore ideale, ma nel web il pubblico astratto, etereo e generalizzato si concretizza nella consapevolezza della presenza nell’ambiente di altri osservatori. La presenza di questo pubblico diventa poi evidente dal numero di visualizzazioni di pagine e dai commenti, nonché dal fatto che scopriamo spesso con sorpresa di essere stati citati in altri blog, o di scoprire che i nostri link e/o post hanno fatto il giro del mondo. A questo punto il pubblico indistinto crea nel blogger un'idea dell'insieme del suo pubblico. Ecco, che il blogger a questo punto entra nella logica dei mass media e comincia a pensare di conoscere il proprio pubblico e comincia ad agire di conseguenza. Il dialogo si trasforma in un monologo tra il blogger e la sua idea di pubblico. Questo nell'ambiente scolastico é di grande utilità perché consente ai ragazzi di non essere solo spettatoti passivi dei media ma permette loro di entrare nella logica della comunicazione e quindi, di crearsi un'idea critica del funzionamento dei media e di essere più attenti e critici nella selezione dei contenuti e nella produzione degli stessi, affina le capacità di osservazione e quella della scrittura, permette di andare oltre le apparenze e perfezionare il filtro di selezione di testi, video e materiali non solo di carattere prettamente didattico ma comunicativo e sociale in genere. Il blog scolastico potrebbe affiancarsi, se mai ce ne fosse uno, al "giornalino", alla "fanzine" o sostituirlo addirittura ma verrebbe comunque pensato da una "redazione" che come tale dovrebbe organizzarsi, pensare a cosa e come scriverlo e, avere un idea del pubblico a cui si rivolge.
Le potenzialità non mancano speriamo solo non manchi l'idea di realizzarle.