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Il boccino!

Creato il 11 maggio 2014 da Patuasia

Bruno Milanesio scrive una lunga lettera (Ancora lui? Sempre lui?Ma come siam messi!). Il Vate non invidia nessuno dei 35 consiglieri eletti in tempi di vacche magre. E ci credo! A lui le vacche piacciono grasse! (Anche in tempi anoressici la sua fetta di torta la porta a casa comunque: vedi alla voce Univda.). L’analisi politica, infarcita di numerose citazioni, è abbastanza scontata. Temi e soggetti che Patuasia ha già analizzato: crisi delle identità politiche, capro espiatorio, criminilizzazione dell’avversario politico ecc… una lettura che fin qui si fa condivisibile. (La parte sul sentire comune dell’autonomia minacciata dai poteri forti centrali detta da lui fa ridere. Dalla sua posizione è certamente meglio un’autonomia protetta a vantaggio dei poteri forti locali!). Si tratta di capire cosa vuol dire veramente Milanesio attraverso il trattatello di politica che ha inviato ai giornali. Cosa vuole o cosa non vuole l’eminenza grigia, ormai bianca, con questa uscita allo scoperto, lui che preferisce l’ombra? Su cosa non vuole lo dice lui con chiarezza: le elezioni. “Ciò non farebbe che aumentare l’entropia del sistema Valle d’Aosta, paralizzando le attività del Consiglio e della Giunta regionali per un tempo lunghissimo e aggravando la possibilità di dare risposte concrete alle emergenze sociali. Dopo una lunga e velenosa campagna elettorale non ci sarebbero né vinti né vincitori… precipitando la nostra regione in un clima di antistorica e prepolitica faida tribale”. (La Vallée notizie).

Dimentica, Milanesio, che nella faida tribale noi ci siamo dentro da un bel po’. Oggi siamo alla resa dei conti fra i due clan, perché le toppe messe da Rollandin ai desideri dei Viérin non hanno tenuto e lo strappo si è allargato a tal punto da rendere l’abito unionista importabile. Milanesio rilancia e rafforza la mediazione svolta di recente dal suo uomo: Leonardo La Torre: “Occorre dare un Governo stabile alla nostra Regione. Che dia luogo a tavoli di confronto fra le forze politiche atti a risolvere la crisi alla luce del sole senza troppi tatticismi (Uhaaa uhaaa uhaa, ndr), con il chiaro intento di evitare le elezioni anticipate che sarebbero un grave danno per la nostra Regione”. Non sappiamo cosa ha spinto Milanesio-La Torre a volere la crisi (cosa vuole Dino invece si capisce benissimo): affari andati a male? Promesse non mantenute? Mah! Certamente le elezioni sono per loro uno spettro. Forse perché La Torre dopo l’ultima sceneggiata non sarebbe facilmente rieletto e Milanesio si troverebbe così privo di un importante boccino?


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