BERLINO – Sulla scia di Berlino, c’e’ ora un’intesa fra i 5 principali leader europei, per boicottare il candidato socialista alle presidenziali francesi Francois Hollande. Ne scrive oggi lo Spiegel on line, secondo il quale, in difesa del ‘fiscal compact’, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier italiano Mario Monti, lo spagnolo Mariano Rajoy e addirittura il britannico David Cameron si sarebbero accordati per ”non ricevere l’avversario di Nicolas Sarkozy durante la campagna elettorale”.
Questo ”patto di fiducia” fra i cinque leader nascerebbe ”non tanto dalla simpatia per il presidente Sarkozy”, sottolinea Spiegel, quanto dall’indignazione scattata sulle affermazioni del suo rivale, che ha annunciato l’intenzione di voler ritrattare, in caso di vittoria, il patto europeo, siglato ieri a Bruxelles, contro la crisi, da 25 Paesi dell’Ue.
Merkel ha paura. L’Europa conservatrice teme la vittoria di Hollande. Non credo sia mai accaduto nella storia recente che cinque capi di Stato ‘boicottino’ un altro leader europeo.
Il motivo non è solo politico, è ‘strutturale’. Qualora vincesse il candidato socialista, in Francia si aprirebbe una nuova via alla risoluzione della crisi economica. Una alternativa al rigorismo ‘ammazza welfare’ dei Paesi tuttora in mano alla Destra Europea, destra alla quale appartiene anche Mario Monti, inutile negarlo.
Una nuova proposta, alternativa, piena di speranza e di ‘solidarietà’ potrebbe distruggere il sogno di sfruttare la crisi economica per ‘annichilire’ quel che rimane degli stati sociali della vecchia Europa, desiderio proibito dei liberismo che permea tutti gli istituti economici internazionali (e non solo). E nel 2013 si celebreranno le elezioni in Germania con il socialdemocratico Gabriel in pole per la vittoria.
Dobbiamo davvero sperare che il candidato del PS riesca a sconfiggere Sarkozy. Ne va il bene dell’intero continente europeo.