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Il Bollodromo #10: Death Note di Tsugumi Ooba e Takeshi Obata

Creato il 21 agosto 2015 da Babol81
Dopo averne parlato con un amico, in queste settimane ho deciso di ripescare e rileggere il manga Death Note di Tsugumi Ooba e Takeshi Obata, pubblicato in Italia dalla Planet Manga e composto da 12 volumi più una sorta di compendio/guida alla lettura.
Il Bollodromo #10: Death Note di Tsugumi Ooba e Takeshi Obata
Di cosa parla?
Light Yagami è uno studente liceale molto dotato e brillante che, un giorno, entra in possesso di un Death Note, un quaderno che consente di uccidere le persone semplicemente scrivendoci sopra il loro nome. Il ragazzo comincia ad usare il quaderno (lasciato cadere sulla Terra per divertimento dal dio della morte Ryuk) per liberare il mondo dai criminali ma le sue buone intenzioni lo trasformano presto in un assassino privo di scrupoli...
Perché mi è piaciuto?
Cosa fareste voi se aveste tra le mani un quaderno capace di dare la morte a tutti coloro di cui conoscete volto e nome? Come può un essere umano rimanere tanto lucido davanti ad un simile potere da non cominciare ad usarlo per scopi poco nobili e decisamente personali? E qual è la differenza tra chi uccide per "giustizia" e chi per pura e semplice malvagità? Uccidere, a prescindere dalle motivazioni, non è già sbagliato di per sé? Questi sono i presupposti da cui parte Death Note, un manga che inizia come opera horror/fantastica e viene sviluppato con un approccio razionale ed estremamente logico, trasformando la caccia all'assassino in un'investigazione a tutti gli effetti (resa difficoltosa dal fatto che il protagonista ha ovviamente poteri ultraterreni assai difficili da provare empiricamente). Death Note è essenzialmente una sfida di intelligenza tra Light Yagami, ribattezzato dai media Kira come "killer" e l'abilissimo detective Elle e si snoda tra ininterrotti colpi di scena, cambi di schieramento, sacrifici di pedine, scazzatissimi interventi divini (gli Dei della morte sono in gran parte dei debosciati che giustamente non hanno alcun interesse per le umane vicende ma riescono a farsi manipolare da Light come fossero dei mocciosi) e ininterrotte elucubrazioni atte ad ingannare e prevenire le mosse del nemico. La sceneggiatura di Tsugumi Ooba mescola sapientemente i generi e anche i vari registri, passando dall'angosciante, al serio e persino al comico con invidiabile naturalezza e tenendo le fila di una storia incredibilmente complessa, zeppa di importantissimi personaggi secondari che, in qualche modo, l'autore riesce a rendere umani e complessi anche solo con un paio di dialoghi. I disegni di Takeshi Obata e il suo stile elegante e sobrio sono invece perfetti per raccontare attraverso le immagini le vicende di Light Yagami e compagnia; a rigor di logica, l'ambiente della polizia giapponese rischierebbe di risultare molto noioso sia da disegnare che da guardare ma Obata riesce a conferire ad ogni detective una caratteristica peculiare e un character design accattivante (Elle, Mello e Near sono graficamente assurdi, pur essendo esseri umani) e ovviamente si "sfoga" disegnando di tanto in tanto dei fantasiosi quanto darkettonissimi shinigami o gli stravaganti look della idol Misa Misa.
E quindi?
Quindi, come dimostra il fatto che a distanza di anni ho riletto l'opera almeno mezza dozzina di volte e ancora non mi sono stancata, Death Note è una piacevolissima lettura che consiglio senza remore. La prima parte a mio avviso è più incalzante, rapida ed esaltante, nella seconda diventa un po' più ripetitiva e i personaggi perdono un po' del carisma iniziale, inoltre ho trovato la conclusione leggermente "insapore" ma per il resto credo che il manga di Ooba e Obata meriti di fare bella mostra sugli scaffali di qualsiasi libreria!

Il Bollodromo #10: Death Note di Tsugumi Ooba e Takeshi Obata

Elle sfida pubblicamente Kira, per la gioia dello shinigami Ryuk!



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