Di cosa parla?
My Little Moray Eel è la storia di Sara, una ragazza dotata di un potere assai particolare che le consente di comunicare con le creature marine. Quando scoppia una guerra tra i terrestri e una popolazione di umanoidi che vivono sott'acqua, Sara si ritrova nel mezzo, dolorosamente costretta a scegliere tra i due mondi, quello in cui è nata e quello dove vorrebbe vivere...
Perché mi è piaciuto?
Io sono nata in Liguria ma non amo la spiaggia e il mare mi fa paura; lo rispetto ma mi intimorisce e le sue profondità mi terrorizzano, tanto che di notte non ho mai fatto un bagno. Allo stesso modo, se c'è un essere vivente che mi fa ribrezzo è proprio la murena, con quel muso "cattivo" e gli occhi inquietanti. Paradossalmente, leggere My Little Moray Eel mi ha fatto invece desiderare ardentemente di riuscire a trovare il coraggio di indossare una muta ed esplorare il mondo sconosciuto che Lucia ama così tanto, un amore che è stata in grado di riversare in ogni singola frase del suo splendido racconto. La murena (o meglio, Lui, come viene chiamato da Sara) attraverso gli occhi dell'autrice si trasforma in una creatura maestosa, nobile e bellissima, con la quale la protagonista vive un doloroso e complesso sentimento di amore, amicizia e reciproca dipendenza, raccontato con toni sussurrati e delicati. Altrettanto delicato è il modo in cui Lucia tratteggia Sara, una ragazza come tante altre, forse un po' più schiva, benedetta e maledetta da un potere che le donerà la possibilità di fare esperienze incredibili ma che, purtroppo, le impedirà di "vivere" nel senso più ampio del termine. La terribile guerra tra terrestri ed esseri marini, com'è giusto per un'appassionata di horror come Lucia, colpisce allo stomaco e regala momenti di vera ansia ma, in definitiva, sono Sara, Lui e il loro amico Ilio ad essere davvero importanti, sono la loro storia e il loro destino ad appassionare e, soprattutto, commuovere come poche altre cose lette ultimamente.
E quindi?
E quindi noi italiani leggiamo poco e ci buttiamo a pesce sui soliti autori stranieri, io per prima, quando invece c'è una marea di persone che scrivono per passione proprio ad un passo da noi. Lucia ha messo l'anima in questo lavoro e si vede, ma non solo: la storia scorre via in un soffio, lo stile è semplice e pulito, i dialoghi sono realistici e piacevoli da leggere. Poi certo, quando sarete arrivati all'ultima pagina rischierete di passare mezz'ora a piangere come ho fatto io ma ne sarà valsa la pena, fidatevi! E se volete ulteriori informazioni su My Little Moray Eel potete andare su Il giorno degli zombi, il blog dove è nato tutto!