Se però guardiamo oltre l`hardware si apre un mondo. Secondo l`Osservatorio new media del Politecnico di Milano in Italia ci sono 4,6 milioni di smart tv e nel 2013 valevano la metà dei nuovi acquisti. In molti casi però è una scelta quasi obbligata, se vuoi una tv nuova, e gli utenti finiscono per usare poco app e servizi online. C`è una tema di usabilità. Tra telecomandi, menù di navigazione lontanti dalle semplicità di smartphone e tablet. Apple tv, decoder, console, si rischia di perdersi. "Va detto che per quanto riguarda le tv le cose sono migliorate, soprattutto nell`ultimo anno - spiega Andrea Rangone, responsabile degli Osservatori - e sarà un trend significativo". A crescere è la visione dei film via internet. E mentre il 2013 in Italia è stato l`anno dello streaming per la musica, il 2014 potrebbe essere quello dello streaming per i film spinto dal ventilato debutto di Netflix. Mediaset ha anticipato i tempi con Infinity, che con 9,99 euro/mese offre film in streaming e titoli premium a pagamento (negli Usa Netflix costa 7,99 dollari ma è verosimile pensare che quì costerà un pò di più).
La scommessa riguarderà la qualità e la tempestività del catalogo, e per come funzionano i diritti sui film, lo streaming parte svantaggiato: la library deve essere composta da film usciti da sei anni al botteghino. Esiste però la possibilità di fare singole contrattazioni con le case di produzioni e quì Netflix potrebbe ottenere un catalogo più invitante. Alcuni player in Italia, dai broadcaster alle telecom, stanno cercando di inserire nuove finestre facendo in modo che siano disponibili film più recenti. Chi vincerà? Più ampia, semplice, ed economicamente conveniente sarà l`offerta, più a vincere saranno gli utenti. E a perdere la pirateria.
Articolo di Luca Salvioli
per "Il Sole 24 Ore"