Oggi in Monferrato è una giornata molto speciale: a Trino Vercellese si è riunita l’annuale assemblea in cui, con il tradizionale sistema del sorteggio, si assegnano agli aventi diritto i lotti in cui andare a far legna… e aver cura del Bosco delle Sorti della Partecipanza. Come spiega il reportage che documenta la “estrazione delle sorti” del 2012, questo sistema per la spartizione dei benefici derivanti e dei conseguenti oneri per il suo sfruttamento garantiscono la sopravvivenza del piccolo, importantissimo patrimonio forestale. La sua gestione, ora sotto vigilanza e tutela del Forest Stewardship Council – FSC, è socialmente eco-sostenibile dal 1275: “conservatori” e “partecipanti” infatti lo mantengono rigoglioso tagliando le piante vecchie e cadenti, i cui rami e tronchi sono ottimo legname da ardere nelle stufe e utilizzare in molti modi, mentre se non venissero tolte soffocherebbero i nuovi fusti.
Un cura che richiede molte attenzioni e competenze, anche tanta fatica, e da cui si ricavano pochi profitti, ma tante utilità socialmente condivise:
un’aria ossigenata che fa bene respirare, un terreno fertile per funghi e tartufi (una “ricchezza” del Monferrato), un habitat per gli animali selvatici, un paesaggio suggestivo e rilassante e altri moltissimi “doni della Natura” che, come messo in evidenza proprio a Trino nell’incontro organizzato dalla locale sezione di Legambiente sul messaggio dell’Enciclica Laudato Sì – Sulla cura della casa comune, papa Francesco ha sottolineato essere affidati alla cura di… tutti!!!Trino, 9 ottobre 2015 – interventi del coordinatore Legambiente a Trino, Umberto Lorini (direttore de “La Gazzetta” e vice-presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta) e don Bruno Bignami, docente di Teologia morale all’Istituto Teologico dei seminari di Crema, Cremona, Lodi e Vigevano e presidente della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, MN > video on-line su Youtube