Cara Virginia, un breve post per raccontarti la gita di ieri. Gita breve, post breve. Molta acqua. Neve parzialmente sciolta dalla pioggia. Pioggia sottile e silenziosa, costante, come essere dentro una nuvola invece che sotto.
Silenzio, come sempre nei boschi d’inverno, quando anche gli animali se ne stanno rifugiati e ben nascosti. Gli uccellini ad esempio, saranno tutti migrati al caldo? Le lepri hanno lasciato delle tracce, probabilmente quando questi fissati che devono camminare con ogni tempo si sono tolti dalle scatole esc0no a sgranchirsi le zampe, a cercare qualcosa da mangiare. Se non fosse così inospitale, sarebbe bello fermarsi in un bosco d’inverno a cercare dove si nasconde quella vita che poi, tra due o tre mesi, riemergerà cantando, sgorgando, correndo. E anche questo ti racconta, il bosco d’inverno: che le nuvole ci sono e possono anche decidere di fermarsi per giorni, che le stagioni non sono un’opinione (neppure le mezze stagioni), che quelle sporadiche foglie prima secche e ora zuppe d’acqua ancora attaccate al ramo fanno solo da eco alle tristezze personali. Loro sono lì e per la natura, madre natura, hanno lo stesso valore. E anche per noi, guardando bene, hanno la stessa bellezza.
Grazie a Sentierando per l’accompagnamento, per il pranzo di Natale in buona compagnia, e per le befanine che appenderemo al camino!
Antonia in a wintery mood