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Il bosco di Capodimonte e la foto che non c’è

Creato il 10 dicembre 2012 da Webmonster @mariomonfrecola

Domenica mattina, il freddo pungente pervade anche Napoli.
Una temperatura polare cala su tutta la città congelando sia i molteplici turisti mordi-e-fuggi costretti a percorrere i vicoli dei presepi in un affollato senso unico pedonale sia la lontana periferia insanguinata da una nuova guerra fratricida.

Non piove. Posso rischiare una passeggiata nell’amato bosco di Capodimonte, il vero grande polmone dell’intero capoluogo campano.

Incappottato come un eschimese, bighellono attraverso le strade alberate della vasta area verde cittadina. Un cartello attira la mia attenzione: «in presenza di forte vento, camminare al centro dei viali». L’antica forza della natura è sempre pronta a scatenarsi evidenziando l’impotenza dell’uomo, anche nel ventunesimo secolo in pieno mondo «civilizzato».

Nonostante la colonnina di mercurio sia vicino allo zero, i prati del bosco sono presi d’assalto: divisi in squadre, ragazzi di ogni età giocano infinite partite di calcio.
Campo in erba, i tronchi a fungere da lunghi pali e l’altezza del portiere l’immaginaria traversa della porta naturale, i visitatori del museo spettatori divertiti e alle spalle degli instancabili calciatori un panorama mozzafiato: il golfo, San Martino ad osservare dall’alto una limpida Capri stesa sul mare, come un’elegante signora d’altri tempi.

Scatto qualche foto, il momento merita ma la limitata camera digitale del mio smartphone non è all’altezza della situazione: provo e riprovo ma nessuna immagine riesce a catturare l’atmosfera, quel magico mix di colori tra il verde del bosco, l’azzurro del mare, il grigio capriccioso del cielo autunnale ed il caldo entusiasmo dei piccoli Cavani ed Hamsik.

I miei modesti fotogrammi non rendono, in nessuno di essi si percepisce la fortuna di questi spensierati calciatori, abituati a disputare combattuti match in un luogo speciale. La differenza tra la realtà e gli scatti del mio cellulare è sconfortante: e forse, proprio questo gap evidenzia la bellezza di questo luogo.

SAMSUNG

Il bosco di Capodimonte, luogo incantato

MMo



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