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Questo mese di marzo, la pioggia sembra non dare tregua.
Ma non è una novità. Mi ricordo il 17 marzo di due anni fa. Giorno festivo per la commemorazione dei 150 anni dall'unità d'Italia, che mentre ero nella capanna a preparare la serra per i pomodori, il bosco risuonava dei tonfi e del fragore di alberi abbattuti dal terreno che stava franando sotto, anche quel giorno, una pioggia incessante.
La pioggia di queste settimane ha innescato di nuovo quella vecchia frana, quella ferita non rimarginata, tenuta fresca ed infiammata da quest'inverno umido.
La frana si è ampliata, allargata lungo la pendice, arrivando a sfiorare la mia capanna degli attrezzi.
Il bosco, adesso è una massa informe, indistinguibile, di fango e alberi sradicati.
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