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Il braccio mutante della legge – Serie: Infernal Beast (Vol. 4) – Recensione

Creato il 15 marzo 2015 da Visionnaire @escrivere

Il braccio mutante della legge – Serie: Infernal Beast (Vol. 4) – RecensioneTitolo: Il braccio mutante della legge
Serie: Infernal Beast (Vol. 4)
Autore: Samuele Fabbrizzi
Editore: Dunwich editore
Pagine: 92
Genere: Steampunk
Prezzo: 0,99 € (ebook)

Trama (dal sito dell’editore):
Anno 34 dopo Pioggia.
Il Texas sta cercando di riprendersi dalla catastrofe. Alcune città sono riuscite a far fronte ai danni, altre sono state evacuate e abbandonate allo stato selvaggio.
Non esiste più un governo centrale. Il dollaro è stato sostituito da una nuova valuta, il Tony Romo (ex giocatore dei Dallas Cowboys). La tecnologia moderna si basa per lo più sul vapore. In tutte le città si respira un clima dittatoriale,
in cui l’aristocrazia, in particolar modo i sindaci, hanno pieno potere sulla plebe. In seguito alla pioggia di meteoriti, agenti cancerogeni e ancora sconosciuti hanno inquinato l’aria e mutato un gran numero di animali fuori dai centri urbani. Le cause restano ancora un mistero. I cittadini sono costretti a indossare maschere antigas nei luoghi aperti. Particolari generatori a vapore si occupano delle sterilizzazioni. Un fenomeno diffuso fra i ricchi gentiluomini texani è il collezionismo dei mutanti da esporre e far combattere nelle arene. I giochi sono divenuti sinonimo di potere.

Recensione:
A indurmi a leggere Il braccio mutante della legge sono stati due elementi: il genere e l’idea alla base del progetto Infernal Beast.
Per quanto riguarda il primo punto, aspettavo da tempo l’occasione di avvicinarmi allo steampunk, un genere che mi ha sempre incuriosito ma con cui sono entrata poco in contatto. La mia sete di steampunk è stata soddisfatta solo in parte perché, anche se l’autore dissemina nel testo piccole tracce che permettono di collocare senza dubbi il romanzo nel suo genere d’appartenenza, i momenti in cui lo sfondo “steam” sale in cattedra si contano sulla punta delle dita di una mano. Magari le stesse dita della mano con cui hanno appena giocato Carne e Ossa, due tra le tante Infernal Beast che la storia propone. Se infatti non si sente il bisogno di fantameccanica e si è più interessati alle bestie mutanti, allora questa storia non delude: nelle arene combattono le chimere nate dalla pioggia di meteoriti, i Cacciatori sono alla loro perenne ricerca e i potenti scommettono sui loro campioni, spingendosi al limite del regolamento quando scoprono che forse è l’uomo la più letale Infernal Beast.
Gli incontri delle bestie mutanti sono quindi il cuore di questo romanzo. Purtroppo però non bastano a dargli un’anima. Manca una trama unificatrice che dia un senso a quanto accade nell’arena e ai destini degli uomini che ruotano attorno a essa. Nessuno di loro riesce, infatti, a ritagliarsi uno spazio maggiore di quello riservato a una comparsa. E lo stesso accade persino allo sceriffo, che, a giudicare dal titolo e dalla scelta di dedicargli capitoli con un punto di vista diverso rispetto al resto della narrazione, dovrebbe invece essere il protagonista o almeno uno dei protagonisti. Il lettore si ritrova così orfano di punti di riferimento e non gli resta che assistere ai combattimenti nell’arena come spettatore esterno, non coinvolto da ciò che c’è al di fuori del ring.

Voto: 

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    ariendil

    Chi sonoMi sarebbe piaciuto essere una cantastorie nei tempi in cui le storie si raccontavano in piazza o accanto al focolare. Ma non mi dispiace essere ciò che sono: una ragazza con la passione per la scrittura e la lettura (fantasy e non solo) che per lavoro si occupa di cuori… Alla fine, si tratta sempre di raccontare una storia.


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