E rieccoci.
Gli appuntamenti col blog diventano sempre più rari e distanti l'uno dall'altro, ma siamo determinati a non lasciar perdere...
Passato l'innamoramento cieco per il paese che ci ospita, passati meraviglia e stupore per ogni cosa nuova che ci trovavamo a sperimentare nei primi mesi e anni di residenza sveva, ora quello che ci diverte di più raccontare è la vita di tutti i giorni. Come se a qualcuno fregasse qualcosa, direte voi. Concordo, rispondo io.
Questo fa si che salti a piè pari il racconto di eventi curiosi, divertenti, interessanti accaduti in città, che salti pure le mirabolanti avventure del gruppo teatrale di cui facciamo parte, o le scriteriate attività cOlturali dell'Associazione Caravaggio, e finisca dritto dritto a parlare del bravo fornaio.
Il bravo fornaio si sveglia presto di mattina, prepara il suo impasto e lo lascia lievitare. Lo prende, se è il caso lo ri-impasta, gli dà una forma consona agli standard di panificazione locali o internazionali a scelta, e lo mette in forno. A tempo debito il bravo fornaio sforna con piglio deciso, un po' distratto dall'abitudinarietà dei propri gesti. Mette nel paniere e vende, o regala se è un bravo fornaio dotato di generosità.
Per tutta questa serie di motivi io non sono il bravo fornaio.
E se mi sveglio con in testa lo sghiribizzo di far dei grissini-misti-fantasia, apro il frigo, prendo la pasta avanzata dalla torta salata preparata da Giusi il giorno prima come da ricetta dell'amica gardesan-stoccolmese Anna (ps: in caso interessi, ecco il suo blog di cucina vegana, molto carino), apro lo stipo dove risiedono tranquilli semi, semini, bacche e frutta secca, e grissinizzo il tutto seguendo forme e ingredienti dettati dalla bizzarria.
Il risultato è risultato direi gradito a Giusi e ha ben stimolato l'olfatto di Magellano nonchè l'orgoglio del sottoscritto.
Il quale, proprio vantandosene in codesta occasione, dimostra altresì di non aver proprio la levatura morale e lo spessore etico del bravo fornaio....
Ecco qualche foto (alcune dalla gamma cromatica improbabile, causa diffuse luci soffuse in cucina).
A presto,
D