Magazine Diario personale

Il "brigatista"

Da Astonvilla


Spesso sentiamo parlare di brigate di lavoro a Cuba,ognuno la puo' pensare come vuole ma ritengo che chi decide di dedicare parte del proprio tempo e dei propri denari al prossimo merita rispetto e attenzione che si tratti di dipingere un ospedale a Cuba o di costruirne uno in Africa.Aiutare Cuba non e' facile,parlavo con un esponente di Italia Cuba di Lecco che mi diceva dei mille problemi per mandare materiale,avevano mandato a Tunas per l'ospedale macchinari importanti,intere camere operatorie e anche un tecnico per il montaggio delle stesse solo che dell'arrivo del tecnico nessuno era stato informato cosi' lui era dovuto tornare in Italia,chiedere un permesso al consolato e poi tornare di nuovo a Cuba.....Fra l'altro mi diceva che prima Cuba pagava il trasporto ora non piu' e parte delle cose si fermano a La Habana prendendo strade misteriose invece di raggiungere le loro destinazioni.Un paio di anni fa ho conosciuto una persona che partecipava a queste brigate,era venuto a Cuba per la prima volta per dipingere il teatro infantile di Las Tunas ma poi aveva deciso di tornarci per conto suo per passarci un lungo periodo.Bravo Cristiano un po' troppo ingenuo e malgrado l'eta' poco scafato di cose coubane e sopratutto di donne.Ha vissuto una serie di peripezie tipiche di chi e' ai primi viaggi ma ingigantite da una sua eccessiva bonta' d'animo,sentimento che sarebbe anche elogiabile se non fosse destinato alle persone sbagliate.Quando 2 anni fa terminai il mio secondo periodo di due mesi,a febbraio,lasciai la casa di Nena a lui,a causa di una lunga serie di casini combinati era un po' corto di denaro.Compro' un costoso elettrodomestico a una fanciulla conosciuta da poco e l'ultima settimana di soggiorno rimase praticamente senza soldi a quel punto si trasferi' nei locali a Tunas dove dormono quelli delle brigate,non ricordo il nome dell'ente cubano che si occupa di queste cose.A un certo punto si accorse che gli erano spariti gli ultimi 50 cuc rimasti e accuso' il personale dell'ente,scoppio' un casino,tre giorni dopo come previsto parti' per l'italia dopo aver fatto denuncia in policia.Ovviamente lui non aveva nessuna idea di chi avesse effettuato il furto e la cosa rimase a mezz'aria.A luglio di quest'anno la sua brigata tornava a Tunas per altri lavori e avrebbe dovuto esserci anche lui solo che e' risultato indesiderato e non lo hanno fatto partire.Ora dovrebbe tornare,in forma privata, a gennaio ma non sa se lo lasceranno entrare nel paese,credo di si perche' il suo nome e' stato indicato come indesiderato dalla parte cubana dell'associazione che si occupa delle brigate ma come privato cittadino non credo abbia problemi.Ma a Cuba non si sa mai...comunque auguroni.

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