Il fallimento delle imprese è determinato dall’incapacità
consolidata di restituire i propri debiti e dall’impossibilità
dell’imprenditore di far fronte a tali impegni anche con il capitale
personale o ad accedere ad altre e ulteriori fonti di finanziamento. Da
ciò deriva quanto sia importante il controllo finanziario preventivo e continuo in ogni impresa.
Il c.d. Ciclo Finanziario è strutturalmente collegato con il Ciclo Economico: l’acquisto di materie prime, semilavorati e prodotti finiti genera un costo che si trasformerà nel breve termine in un’uscita finanziaria, quindi le disponibilità liquide
esistenti in azienda vengono prima trasformate in beni e servizi, poi,
attraverso il processo produttivo e la successiva vendita sul mercato,
di nuovo si produce la trasformazione inversa dei beni in denaro (entrata finanziaria).
Il sistema delle uscite ed entrate finanziarie, cioè il Ciclo Finanziario, deve essere sempre monitorato dall’imprenditore e da suoi delegati per garantire il continuo equilibrio finanziario, ovvero la capacità stabile di pagare i debiti di ogni genere alla scadenza pattuita.
In caso contrario l’impresa è costretta al continuo ricorso a capitali
di terzi, cioè contrarre altri debiti per pagare quelli in scadenza.
E’ chiaro, però, che il continuo ed estemporaneo ricorso al capitale di terzi aumenta l’indebitamento
o quantomeno ne riduce la durabilità, aumentando anche gli oneri
finanziari ed il rischio di non riuscire mai a ridurre le posizioni
debitorie.
Ogni azienda deve redigere un Budget Finanziario che consenta, seppur con ovvie piccole approssimazioni, di prevedere nel modo più fedele possibile con largo anticipo i fabbisogni di cassa, quindi predisporre per tempo le necessarie fonti di finanziamento adeguate e coerenti, nonché gestire opportunamente le eccedenze di cassa eventuali.
E’ uno strumento che deve avere un orizzonte di almeno un anno e molti
punti intermedi di controllo e verifica, ad esempio il mese solare; la mensilizzazione va supportata da report atti ad evidenziare gli scostamenti tra previsioni e risultati effettivi in modo da poter intervenire immediatamente con azioni correttive sugli scostamenti.
La previsione dei flussi finanziari consente di prevedere e quantificare in anticipo
possibili problemi di liquidità, se e con quali risorse finanziare i
nuovi investimenti e quindi evitare all’azienda costose e imbarazzanti crisi di insolvenza, sia momentanea che strutturale.
In buona sostanza, in azienda ogni comportamento si traduce prima o poi in denaro: porre in essere gli strumenti adeguati per conoscere in anticipo gli effetti negativi delle proprie azioni è una scelta logica di prudenza.