La fiducia degli italiani nei partiti è al 3%. Le cause di questo crollo di fiducia sono davvero tante.
Innanzitutto la crisi economica accompagnata dalle misure di austerità e rigore chieste dall’Europa, dai mercati e dalla finanza come anche dai poteri “forti”.
Inoltre vi sono tanti mali della politica e della società italiana che allontanano sempre più i cittadini dalla politica: clientelismo, nepotismo, favoritismi vari etc.
Nel tempo recente poi abbiamo assistito a tanti casi di “ruberie” del denaro pubblico: la Regione Lazio, la Regione Lombardia, il caso Lusi e il caso Belsito.
Oltretutto in un momento particolare come questo in cui i cittadini italiani sono così “tartassati” i politici non rinunciano ai loro tanti privilegi e ai loro superstipendi come anche non riducono il numero dei parlamentari.
Altre cause della sfiducia nella politica sono da rintracciare anche nella crescente disoccupazione e in altri mali che si stanno evidenziando nei tempi recenti come un “mostruoso” dissesto idrogeologico diffuso in tutta la penisola a cui possiamo affiancare un abusivismo edilizio “spaventoso”.
L’Italia è in declino già da tempo per le cause su citate e per altre ancora e ormai è forte la volontà di tanti italiani di mandare tutti i politici attuali “a casa”, di “ripulire” una classe dirigente “marcia” nella sua totalità, fatta eccezione naturalmente per i pochi onesti che ormai sono come “mosche bianche”.
Il piano dello spegnimento o affievolimento delle luci poi diventa la metafora del buio del nostro paese in un inesorabile declino, del buio della politica inerte e immobile da tempo.