Un donna sui 40 – giacca di pelle nera, maglioncino a collo alto viola sotto – sale in treno alla seconda stazione. Non si è neppure seduta che già ha iniziato a parlare con un altro viaggiatore, seduto proprio davanti a me. Dopo qualche minuto di chiacchiere sistema la sua valigia sotto il sedile – chissà, forse dopo il lavoro tornerà a casa per il fine settimana o magari, ipotesi più avventurosa, sta per partire per un viaggio. Si siede e tira fuori dalla borsa Il buio oltre la siepe di Harper Lee. Per un po’ legge con attenzione. Poi posa il libro sul tavolinetto. Si sostiene la testa con la mano – ancora un po’ addormentata? – e si mette a fissare il paesaggio che scorre fuori dal finestrino.