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Il buio oltre lo specchio, di Maria Lidia Petrulli

Creato il 29 febbraio 2012 da Nicola Nicodemo
Il buio oltre lo specchio, di Maria Lidia Petrulli Pubblico la recensione dell'antologia Il buio oltre lo specchio, dell'autrice Maria Lidia Petrulli, che ringrazio per avermi inviato l'ebook.
Autore: Maria Lidia Petrulli Editore: 0111 Edizioni Anno di pubblicazione: 2010 ISBN: 9788863073188 Prezzo: € 12
Una raccolta di sei racconti, che lascia, a lettura ultimata, sensazioni diverse: da un lato prevale uno stato di confusione, dovuto all'apparente disorganicità del testo; dall'altro il fascino dell'assurdo e del surreale. Al primo sguardo questi due effetti sembrerebbero inconciliabili. Eppure è dalla loro complementarietà che possiamo estrarre il significato ultimo dell'opera, o, quantomeno, l'interpretazione che ne diamo.
Non sembra esserci tra i vari racconti, un'unità di fondo, un tema conduttore che li unisca. La fine di un racconto sancisce l'inizio di una storia completamente diversa, con nuovi personaggi, nuovi spazi e nuove idee.
Personalmente, ho ritrovato il motivo conduttore (ma solo dopo aver letto tutti i racconti ed averci pensato a lungo) non nelle storie in sé, bensì nelle emozioni e nelle riflessioni che l'autrice vuole suscitare nel lettore. La meraviglia del surrealismo e la potenza di scene apocalittiche, cercano di aprirsi un varco nelle paure e nella dimensione onirica della mente umana, ma si arrendono alla ragione, che non riesce a concepirle. Si ha così un contrasto tra il realismo dei luoghi, dei personaggi e dei loro sentimenti, e il fantastico delle loro azioni e delle vicende. 
Questo accomuna le storie: il tentativo di meravigliarci e di instillare in noi dubbi, paure e speranze per la nostra vita e il futuro della nostra società. I testi mirano a descrivere in modo astratto, fantastico e irreale, una realtà invece concreta, tangibile, e farci vedere come, proiettati nel futuro, i pregiudizi e le incomprensioni del nostro mondo portino a conseguenze esageratamente dannose.
Forse i temi trattati non sono del tutto originali, ma creativo invece è il modo in cui essi vengono affrontati. La brevità dei racconti ha precluso una risoluzione meno ovvia e di più ampio respiro alle storie narrate. E una scrittura più rapida, fatta di frasi incisive, si sarebbe meglio adattata alla dinamicità delle scene. I dialoghi, a volte troppo estesi, rallentano, poi, la narrazione e sembrano appesantire l'interazione tra i personaggi. La scrittura è comunque semplice e abbastanza fluida; certamente non stanca il lettore, che anzi segue con curiosità e con piacere l'evolversi delle vicende.
Ho trovato, invece, fuori luogo l'utilizzo di parole volgari, seminate qua e là nei dialoghi. Sebbene a volte esse siano utili (se non essenziali) alla giusta connotazione delle personalità e delle emozioni dei personaggi, in questi racconti la loro abbondanza quanto meno infastidisce. Esse evidenziano una rabbia, un odio, un rancore, esagerati rispetto agli stati d'animo che i personaggi traspaiono. Del resto, non servono le "parolacce" per dare veemenza ai dialoghi.
Al di là di ciò, è una lettura carina, divertente e di una tale semplicità nel rivelare le emozioni dei personaggi, che a volte dimentichiamo di trovarci in un mondo dilaniato dalla terza guerra mondiale, o in una città sconvolta dall'infiltrazione di un potente virus, o ancora alle prese con un ragazzino che, inconsapevolmente, uccide le persone che gli dimostrano affetto.
Potete acquistare il libro su: Ibs - Libreria universitaria (carteceo)

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