Il buongiorno dell'editore

Da Taccodieci @Taccodieci
Ieri ho approfittato della giornata senza lavoro (se escludiamo le otto email ricevute dall'ufficio) per rendermi operosa ed iniziare finalmente la diffusione al mondo del mio primo romanzo.
Mi sono alzata di buon'ora, quando il mio fantastico ragazzo, dopo aver misurato la febbre per l'ultima volta perché in fondo in fondo ci sperava, è andato al lavoro ed ho finito di scrivere la sinossi più una breve presentazione di me stessa. La presentazione, non avendo io pubblicato nulla di nulla se non un pezzo in un'antologia che non so nemmeno se sia ancora acquistabile su internet, è veramente breve (non mi prendo nemmeno la briga di segnalarvela, visto che da quelle vendite, se mai ce ne sono state, non ho mai ricevuto un centesimo e in copertina mi hanno pure sbagliato il cognome).
Poi ho iniziato a fare telefonate, armata di foglio Excel per tracciare tutto l'immane lavoro di marketing che prevedevo di fare.
Non è che pretendessi mica un tappeto rosso ed una limousine sotto casa, tanto per intenderci, ma non mi aspettavo nemmeno che qualcuno rifiutasse il mio dattiloscritto. Come mi diceva sempre la mamma, "come fai a dire che non ti piace se non ne assaggi neanche un pezzetto?". E invece è andata proprio così. Dattiloscritto rifiutato alle prime due telefonate.
Telefonata 1
- Buongiorno, sono un'Autrice. Che procedura devo seguire per sottoporvi un dattiloscritto inedito?- A che genere appartiene il materiale?- E' un romanzo al femminile.- Quindi giovani adolescenti?- No, diciamo che è più sul genere Sophie Kinsella...- Mmm... Quante pagine sono?- 220 cartelle circa.- Ah. Ecco, per questo genere noi prendiamo in considerazione esclusivamente autrici straniere o già famose. Lei ha già pubblicato qualcosa?- Veramente...- Mi dispiace, provi a ricontattarci il prossimo anno.- Il prossimo anno? Ma siamo a gennaio!- Sì, lo so. Mi dispiace. Oppure le consiglio di cominciare da qualche casa editrice meno conosciuta.
Telefonata 2- Buongiorno, sono un'Autrice. Che procedura devo seguire per sottoporvi un dattiloscritto inedito?- Mi dispiace, ma per i prossimi due anni non accettiamo materiale inedito in valutazione.
In quel momento il mio corpo ha sentito un'incontrollabile necessità di Coca Cola e pizza surgelata, che ho immediatamente sbranato furiosamente davanti al monitor. Solo dopo l'ultimo morso ho realizzato che erano appena le dieci del mattino e si trattava di fame nervosa.
Poi le cose sono andate molto meglio, perchè ho smesso di telefonare. Mi sono limitata a leggere le istruzioni per l'invio dei materiali inediti sui siti delle case editrici e, guardandomi bene dal comporre alcun numero di telefono, sono riuscita ad inviare il tutto a ben 11 editori.
Un editore mi ha già risposto. Già, per chiedermi, nel caso non fossi disposta a pagare di tasca mia la pubblicazione, di dirlo subito, così da evitargli in caso la fatica di leggere il romanzo.
Tutto sommato ieri la vita mi ha elargito un grande insegnamento: per diventare una scrittrice bisogna fare l'abitudine ai pesci in faccia.
La Redazione

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