Si parla molto di Burlesque e New Burlesque in questo periodo e noi del Bicchiere Di_verso avevamo già pensato di approfondire l’argomento.
Con la collaborazione dell’agenzia Voodoo de Luxe abbiamo cominciato il nostro percorso e abbiamo scelto come prima voce Janet Fischietto.
Ecco cosa ne è uscito dalla nostra chiacchierata
Buona scelta
IBD
L'erotismo è la carica, il motore di ogni mio show. E' quell'attitudine e quel tease che sprigiono da ogni poro della pelle fino ad arrivare allo sguardo … l'erotismo è quella vibrazione che parte dal centro del corpo fino ad esplodere in un leggero ed elegante "breeze" che prende gli arti.
In poche parole è ciò che scaturisce da ogni singola movenza e da ogni sguardo.
La tua pelle: tela da dipingere o essenza da adorare?
Mi piace pensare al mio corpo come una vera e propria opera d'arte. Il mio amore per l'estetica, la specularità e la mia "emergenza artistica" performativa mi hanno portata a decorarlo e a renderlo visivamente appetibile.
Quando hai mosso i primi passi nel mondo del Burlesque e perché?
Ho mosso i miei primi passi nel Burlesque tre anni fa, ma ci sono voluti mesi di preparazione e studio prima di salire su un palco. E' successo perché, già performer e ideatrice di look a tema, studiavo e preparavo la mia tesi di Laurea sulla Metamorfosi da Trasformismo, sottotitolata “Fai della tua vita il più grande show!”. Indagando e documentandomi sono venuta a conoscenza di una serie di personaggi che indagavano l’arte della trasformazione applicata allo spettacolo e alla performance. Scoprii anche che nell’ambito dell’intrattenimento e nei Teatri di Varietà s’incontravano vari mondi: circo, cabaret, burlesque, arte.
Ciò mi affascinò moltissimo e il caso ha voluto che nello stesso periodo incontrassi i miei attuale manager Virgil Riccomi e Ivan Losi, a capo dell'Agenzia Voodoo De Luxe già da qualche anno.
Mi piace trarre ispirazione da vari immaginari: primo tra tutti il circo d'epoca e tutti i suoi più bizzarri interpreti! Adoro l'idea di ibrido e di travestimento, tanto che uno dei miei preferiti è Barbette: equilibrista d'origine americana, famosissimo in Europa negli anni 20 e 30perché durante i suoi spettacoli esordiva travestito da donna per poi concludere svelando a tutti la propria reale natura maschile. Adoro per i costumi e la mimica lo stereotipo del clown bianco, le favolose soubrette che animavano i fumosi Winter Garten o Kit Kat Club di Berlino, o il Lido di Parigi (per citarne alcuni), le attrici dei film muti come Pola Negri, la Nazimova o Theda Bara, piuttosto che le sciantose italiane dai nomi parigini e vezzeggiativi dei Café Chantant. Tutto è ispirazione purché sia parte di una determinata storia e segua un filo conduttore.
Cosa si prova durante le tue performance?
L'attimo prima di salire sul palco in cui mi impongo massima concentrazione! Quando inizia la mia traccia è li che scatta il momento vero e proprio dello show ed è una sensazione non facilmente traducibile in parole; adrenalina e pacatezza combattono per dare allo spettatore quella meravigliosa e onirica visione che si merita. Io e gli spettatori viviamo quei momenti di esibizione tra intimi sguardi carichi di tease e ironia sdrammatizzante. La sfida ogni volta è suscitare emozione, sorrisi, grida, armonia con il proprio audience. Quello che non tutti sanno quando vengono ad assistere a questo genere di spettacoli è che più' si fa rumore, più' le artiste proseguono compiaciute!
Cosa ti trasmettono gli sguardi dello spettatore?
Perché il Burlesque sta prendendo così tanto piede in Italia?
E' stata un'esperienza tutta nuova per noi in Italia e in partenza le novità stuzzicano la fantasia! E' sembrato da subito un tipo di intrattenimento piuttosto popolare, così come la tradizione vuole sia, e quindi ben accolto da uomini e soprattutto donne. Inoltre, soprattutto queste ultime hanno avvertito la rivalsa contro canoni fisici inconsciamente frustranti, e di scoprire una nuova sensualità a volte anche tutta forme. La pornografia esplicita è ormai logorante sia per chi ne fruisce sia per chi la fa, è stato già tutto visto, svelato e la donna non risulta altro che un oggetto.
Credo ci sia bisogno di immaginari, oniricità e cultura nel divertimento. Durante una notte di cabaret, burlesque e jazz
Cos'è l'immagine per te?
L'immagine è per me lo "stil" di una narrazione in continuo flusso; quella della mia esistenza concepita ad arte.
Sessualità e indipendenza vanno ancora a spasso insieme?
E' un argomento piuttosto relativo! Credo personalmente che la sessualità e l'indipendenza non per forza vadano ancora a braccetto.
Il tuo futuro dei sogni?
Il mio futuro dei sogni comporta il voler continuare ad esprimere la mia emergenza artistica, coltivando in assoluto lo studio delle arti, del teatro e della danza. Proseguire la mia attività accogliendo le direzioni e le sfumature del domani.
©: Foto a colori di Geoffrey Benoit, Foto in bianco e nero di Lorenzo Paxia.