Ora, questo mi ha fatto riflettere, e ho constatato che, nei Paesi musulmani, gli episodi di violenza sessuale sono rarissimi: praticamente nessuna donna viene mai violentata. Non essendoci mai in giro donne non accompagnate, questo è ovvio, dirai tu. Ma noto che anche nei Paesi occidentali, dove invece gli stupri di gruppo e le violenze sessuali di ogni tipo sono estremamente frequenti, sono solo le donne occidentali ad esserne vittima, mai le donne musulmane. Questo si verifica perché, a mio vedere, le donne musulmane si coprono, seguendo i dettami della loro religione, e così evitano di suscitare voglie insane nei maschi.
Quindi, ho pensato, se davvero si volesse mettere un serio freno al dilagare della violenza sulle donne, visto che l'inasprimento delle pene non è un deterrente, e che le campagne di sensibilizzazione dell'opinione pubblica lasciano il tempo che trovano, l'unica soluzione è prescrivere alle donne di coprirsi, esattamente come le donne musulmane.
Io credo che almeno le donne cristiane, se vogliono preservare la propria purezza e scongiurare brutte disavventure, dovrebbero quanto meno indossare il burqa, l'abbigliamento delle donne musulmane, ogni volta che escono di casa. Per convincerle, non c'è che da inserire nelle norme della religione cristiana il precetto di indossare il burqa in pubblico, per tutte le donne cristiane. Penso che Papa Francesco potrebbe scrivere un'enciclica apposita, emettendo questa semplice direttiva.
Tu che ne dici? Voi Illuminati avete modo di trasmettere questa proposta al Santo Padre?
Che Dio ti protegga,Manlio»
Caro Manlio, devoto ed operoso fratello in Cristo, prima di tutto un sentito grazie per tutti gli anni che hai dedicato all'importantissimo lavoro di approvvigionamento degli idrocarburi che ci sono stati e ci sono necessari per sostenere la nostra economia e il nostro stile di vita. Dio te ne renderà merito.
Ora, per venire alla tua interessantissima analisi, devo dire che raramente mi è capitato di ricevere un suggerimento così logico, sensato e appropriato. Quest'idea merita di essere sviluppata perché potrebbe davvero portare enormi benefici alla nostra società, in questi tempi difficili e travagliati anche a causa della violenza che dilaga.Ma vediamo come si è originata la regola di portare il burqa per le donne musulmane. È scritto nel Corano: E dì alle credenti che abbassino gli sguardi e custodiscano la loro castità e non mostrino troppo le loro parti belle, eccetto quel che di fuori appare, e si coprano i seni d'un velo ("wal-yaḍribna bi-khumūrihinna ʿalā juyūbihinna") e non mostrino le loro parti belle ad altri che ai loro mariti o ai loro padri o ai loro suoceri o ai loro figli, o ai figli dei loro mariti, o ai loro fratelli, o ai figli dei loro fratelli, o ai figli delle loro sorelle, o alle loro donne, o alle loro schiave, o ai loro servi maschi privi di desiderio, o ai fanciulli che non notano le nudità delle donne, e non battano assieme i piedi sì da mostrare le loro bellezze nascoste; volgetevi tutti a Dio, o credenti, che possiate prosperare. (āya 31 della sura 24 al-Nūr, "La luce"). E ancora: O Profeta! Dì alle tue spose e alle tue figlie e alle donne dei credenti che si ricoprano dei loro mantelli ("yudnīna ʿalayhinna min jalābībihinna"); questo sarà più atto a distinguerle dalle altre, e a che non vengano offese. Ma Dio è indulgente e clemente! (āya 59 della sura 33 (al-Aḥzāb, "Le fazioni alleate"). In questo secondo passo, con "altre" donne, ci si riferisce alle prostitute.Saggissime norme e prescrizioni ci vengono perciò dal libro sacro di una religione che, evidentemente, è stata favorita da semi di Verità provenienti direttamente da Dio.Naturalmente anche le Scritture Cristiane contengono utilissime direttive che insegnano alle donne come comportarsi e, nello specifico, come vestirsi.Similmente che le donne si adornino d'abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d'oro o di perle o di vesti sontuose, ma d'opere buone, come s'addice a donne che fanno professione di pietà. (1 Timoteo 2,9-10). Il vostro ornamento non sia l'esteriore che consiste nell'intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d'oro, nell'indossar vesti sontuose ma l'essere occulto del cuore fregiato dell'ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran prezzo. E così infatti si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti, come Sara che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo signore; della quale voi siete ora figliuole, se fate il bene e non vi lasciate turbare da spavento alcuno. (1 Pietro 3,3-6). Quindi, come prima cosa, sono esclusi gli abiti eleganti, gli ornamenti e i gioielli, per una buona cristiana.La donna non si vestirà da uomo, né l'uomo si vestirà da donna; poiché chiunque fa tali cose è in abominio all'Eterno, il tuo Dio. (Deuteronomio 22,5). Una buona cristiana inoltre non deve indossare abiti maschili, quindi, fondamentalmente, i pantaloni, che sono il capo d'abbigliamento tipicamente maschile. Ma allora cosa dovrebbe indossare?Lo spiega l'apostolo Paolo: Perciò la donna deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell'autorità da cui dipende. (1 Corinzi 11,10). Ma ogni donna che prega o profetizza senz'avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo. (1 Corinzi 11,5). Il velo, dunque, a coprire la testa. E un abito lungo e informe a coprire il corpo. È la descrizione del burqa!È anche provato che nella Bibbia le donne si coprissero con un velo, che oggi può essere un burqa: E disse al servo: «Chi è quell'uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio padrone». Allora ella prese il velo e si coprì. (Gen 24,65 ).
E ancora: Ella vestiva una tunica con le maniche lunghe, perché le figlie del re ancora vergini indossavano tali vesti. (2Sam 13,18).Qui la conferma che una donna "svelata" istiga i perversi: Aveva il velo e quei perversi ordinarono che le fosse tolto, per godere almeno così della sua bellezza. (Dn 13,32).Per contro, vediamo spesso donne abbigliate in modo sfrontato, anche tante donne che si professano Cristiane! Esse infatti sono delle ribelli in quanto non vogliono sottomettersi alla Parola di Dio. Non riconoscono infatti l'uomo come il loro capo e difatti per questa ragione non vogliono mettersi il velo; e non vogliono sottomettersi al proprio marito, usano autorità sopra di esso perchè ritengono di avere raggiunta la cosiddetta parità tra uomini e donne. E poi nella Chiesa vogliono insegnare perchè ritengono di avere il diritto di farlo (quando la Parola ordina loro di imparare in silenzio con ogni sottomissione), e poi rifiutano di adornarsi d'abito convenevole, con verecondia e modestia come dice loro di fare la Parola perchè esse si sentono ormai emancipate da tutti i comandamenti di Dio che le riguardano. Sono donne che sono state sedotte dal serpente antico con la sua astuzia, esattamente come lo fu Eva.Inoltre, vestendosi in modo sgargiante e svergognato, molte donne si mettono nelle condizioni di essere facilmente scambiate per prostitute o donne di facili costumi. Giovanni nella sua visione descrive così la madre delle prostitute: Era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle. (Apocalisse 17,4).Poi si lamentano se vengono assalite da uomini infoiati! Assurdo! Che provino ad indossare il burqa: saranno perfettamente al sicuro. Il burqa è la soluzione ideale al problema della violenza sulle donne: semplice, economico, pratico (quanto tempo risparmiato non essendo più necessario truccarsi!). Inoltre, con la diffusione del burqa si farebbe un bel passo avanti nel favorire l'integrazione degli immigrati musulmani nella nostra società occidentale. Loro si sentirebbero subito molto più "a casa".Ma la tua idea luminosa, caro Manlio, si potrebbe facilmente estendere anche ai bambini. Sì, infatti anche i bambini sono spesso vittime di abusi sessuali, e la ragione è stata recentemente spiegata da un Sacerdote, Don Gino Flaim. Questo anziano, saggio Padre, afferma che molto spesso i bambini risultano provocanti, e capita che qualche religioso - ma anche altri che a causa della loro professione hanno costanti contatti con i bambini - ceda agli insistenti stimoli tattili e visivi che i piccoli lanciano in continuazione, cercando affetto, e così si lasci andare ad atti di libidine sui fanciulli.