
Le autorità burundesi hanno chiesto l’estradizione di dodici oppositori del presidente Pierre Nkurunziza(foto) che vivono in esilio in Belgio. Tra i nomi, quelli di noti attivisti per i diritti umani, come Pacifique Nininahazwe e Marguerite Barankitse, di leader della nuova piattaforma d’opposizione Cnared, come Alexis Sinduhije.
La richiesta riguarda inoltre ex alte cariche dello stato, che avevano preso le distanze da Nkurunziza dopo la sua candidatura per un terzo mandato. È il caso di Pie Ntavyohanyuma, già presidente dell’Assemblea nazionale e di Gervais Rufyikiri, già vicepresidente della repubblica. Come gli altri, sono considerati responsabili dei disordini avvenuti durante le proteste contro Nkurunziza.
Critico della domanda di estradizione, tra gli altri, monsignor Jean-Louis Nahimana, presidente della Commissione verità e riconciliazione (incaricata di far luce sui massacri avvenuti tra il 1962 e il 2008), secondo cui “questa domanda di estradizione compromette gli sforzi mirati a mettere fine alla crisi” mentre la migliore maniera di procedere sarebbe stata quella di svolgere prima “delle inchieste da cui emergano le responsabilità”.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
