Quest'oggi il vice-presidente del Burundi,Gaston Sindimwo, ha chiesto ufficialmente al vicino Rwanda di poter aprire un dialogo con le autorità locali per risolvere la questione relativa ai profughi burundesi,trattenuti in Rwanda e addestrati (a suo parere) allo scopo d'essere inviati poi nel Paese d'origine a destabilizzare il contesto già in fiamme per l'opposizione di alcuni partiti e movimenti al terzo mandato di Pierre Nkurunziza.
Secondo Gaston Sindimwo si tratta di una autentica provocazione da parte di Paul Kagame (foto in alto), che ha sempre avuto mire espansionistiche - ha detto- e che quindi ha praticato da tempo indebite ingerenze, nei confronti del vicino Burundi.
Il tutto cercando ovviamente, per quanto possibile, di non apparire in prima persona.
Sempre Sindimwo ha anche aggiunto che trattandosi, gioco forza, di una vicinanza territoriale inevitabile, sarebbe il caso di trovare un 'intesa perché i due Paesi e le rispettive popolazioni possano continuare a vivere in pace.
Di buone intenzioni ne sono piene le fosse,recitava un vecchio adagio. Peccato che, semmai, le fosse in Burundi sono piene, purtroppo, dei corpi martoriati e uccisi degli oppositori a Nkurunziza.
Marianna Micheluzzi (Ukundimana)