Il cacciatore di nuvole di Ornella Albanese

Creato il 12 gennaio 2015 da Junerossblog
Le bloggerine hanno letto l’ultimo romanzo di Ornella Albanese e ne hanno tratto impressioni diverse…
Può l’amore nascere nella menzogna eppure svelare la verità?
Bella e viziata, Gemma di Montemagni non può sopportare che le sue amiche siano felicemente innamorate e lei no, così per ripicca racconta loro che presto si sposerà. Questo però la costringe a valutare una proposta di matrimonio che in altre circostanze non avrebbe mai preso in considerazione, quella del conte Massimiliano degli Obizzi. Ma chi è in realtà quell’uomo cupo e misterioso, che le mente su ogni cosa, la costringe nel suo antico castello, e che conosce più profondamente il mondo dei libri che non quello reale? Riuscirà Gemma a scoprire il segreto che rende Massimiliano così tormentato, e così irresistibilmente affascinante?
Note:
IL CACCIATORE DI NUVOLE è il nuovo, avvincente romanzo di Ornella Albanese, una delle più apprezzate autrici italiane di romance. Si tratta del sequel de IL CACCIATORE DI DOTE, già pubblicato nella collana I Romanzi Classic – nr. 1050.
Tra le altre opere dell’autrice già pubblicate da Mondadori nella collana I Romanzi Classic, ricordiamo IL FILO DI ARIANNA, INGANNI D’AMORE, CUORE DI LUPO, L’OMBRA DEL PASSATO, L’AVVENTURIERO CHE AMAVA LE STELLE, IL PROFUMO DEI SOGNI e AURORA D’AMORE.
Ambientazione: Italia, 1879

Conversazione tra amiche in un pomeriggio d’inverno, in realtà avvenuta prima di Natale, ma poi, per ovvie ragioni (grandi mangiate di dolci ecc. ecc.) pubblicata in ritardo
Compagnuccia di merendeeee, ho bisogno del tuo aiuto! Tu che sei più intelligente di me e sulle cose ragioni di più, mentre le mie reazioni sono sempre di "pancia", mi spieghi questo mistero?

Cominciamo bene! Che ti devo spiegare????​
Spiegami tu cos'è che mi ha fatto stare sveglia fino alle 2.00 di notte leggendo "Il cacciatore di dote" e "Il cacciatore di nuvole" di Ornella Albanese?

 ​Beh facile... è stata Ornella!​


Guarda che lei non c'era mentre leggevo! Queste due storie non hanno niente di eclatante, nessun intrigo, niente scene erotiche al "calor bianco", niente Alpha prepotenti e supermuscolosi; solo vita reale, uno scorrere di scene quotidiane possibili. Dimmelo tu Libera, cos'è che mi ha avvinto? Com’è riuscita, Ornella, a farmi piacere un genere che disdegno, per esempio, nella Balogh?


​Io non la paragonerei alla Balogh, anzi!, se non rischiassi di essere etichettata come lecchina direi che il suo stile mi ricorda la Austen.
Ornella riesce a creare la stessa magia, avvolgendoti nelle sue parole e portandoti nelle scene che racconta. Il suo è come un incantesimo che cattura il lettore che si immerge nella storia, fa amicizia con i personaggi, sorride con loro e soffre con i protagonisti. Sei d'accordo?
Eccome se sono d’accordo, ora che mi ci fai pensare, io ho letto tardi la Austen, dopo vari romance, perché pensavo fosse un’autrice antica e noiosa e invece, mi è successo proprio come dici tu, mi ha avvolta nelle sue parole e mi ha trascinata nelle scene, facendomi dimenticare la “semplicità” della storia.
Non è la trama spettacolare o il personaggio seducente ​​l'ingrediente fondamentale di un buon romanzo, ma la bravura dell'autrice e la "penna" dell'Albanese è fenomenale!
Concordo. Però resta il mistero, la leggo e rileggo e non capisco come possa trasferire su carta la sua bravura, come altre brave autrici italiane che mettono in musica le parole e mi catapultano nei loro romanzi, trasformandomi nella protagonista e facendomi vivere le storie dal loro punto di vista. E’ questo che io chiamo “talento”. 
Il talento è merce rara, ma quando c'è prescinde da qualunque artificio! Per fortuna il romance italiano è una buona fucina, così avremo sempre da leggere bei libri come questo.
E devo dire che ogni tanto un romanzo romantico, ironico e brillante (come quelli di Ornella Albanese) è una bella boccata d'aria fresca.
Ti sei accorta che non abbiamo detto nulla di trama e personaggi? pensi che dovremmo?


Sì, dovremmo. Intanto mi sono stupita che la protagonista fosse Gemma, quella antipatica e superficiale del primo libro. Non posso credere che Ornella sia riuscita a farne un’eroina anche se, a me, continua a non convincere del tutto.


E di Miranda che mi dici? Ti aspettavi una simile femme fatale? 


Oddio a me sembra solo scema!
Intanto senza il suo personaggio e i suoi guai non ci sarebbero state molte pagine del romanzo. E neanche molte risatine…
Chissà se Ornella eleverà anche lei a protagonista? Se lo farà la chiamerò Santa Ornella, perché solo un miracolo può fare! Comunque, passando al protagonista maschile, io ho preferito Lupo a Baccio/Massimiliano (porello).
Lupo è il prototipo dell’eroe romantico, scapestrato e furfante che si redime per amore, ma io ho un debole per gli uomini solidi, che sanno superare ogni difficoltà… il cavaliere dall’armatura scintillante e l’animo tormentato! Quindi preferisci Gemma ad Aurea?
No, no, Gemma non mi ha convinta fino in fondo, perché non sono riuscita a capire come si sia innamorata di Baccio (a me piace questo nome!), anche perché lui non ha mostrato, se non a parole, i suoi sentimenti.
Io in realtà non ho visto questi sbalzi improvvisi, anzi mi sono trovata a navigare nei loro scambi come in un fiume tranquillo ma scorrevole, fino alla foce dell’epilogo, con tutti i misteri svelati.
E questa è la dimostrazione che le storie vengono recepite da ognuno di noi in maniera diversa e che solo scambiando le opinioni si possono notare cose che ci sono sfuggite!

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