Il caffé della Peppina…

Da Annaulaola

Il caffè, eccitante compagno di vita: non tutti sanno però che appartiene a una numerosa famiglia di 4500 fratelli, che consta di 60 specie e che noi conosciamo, per commercializzazione, appena 25 specie pur avendo solo 4 un posto di rilievo nel commercio dei chicchi (la Coffea Arabica, la Coffea Robusta, la Coffea Liberica e la Coffea Excelsa).

Chi più chi meno, tutti ci lanciamo nella bevuta del caffè: per i più è imprescindibile alla mattina appena svegli, per altri è una pausa nelle lunghe ore di lavoro, per altri ancora un puro piacere dopo i pasti… per una minoranza non irrilevante è solo causa di lunghe notti insonni da evitare con la somministrazione di decaffeinati. Il sacrilegio più puro per un intenditore di caffè.

Eppure, chi è il vero intenditore di caffè? Certo, il gusto è soggettivo, però è vero che ci sono degli indici dai i quali non si può prescindere e che fanno indietreggiare anche i bevitori seriali: sicuramente, il vero bevitore di caffè lo beve amaro e bollente, con la tazzina ustionante, per percepirne aromi, gusto e densità senza alcuna deviazione che potrebbe dare lo zucchero, la temperatura o, sacrilegio dei sacrilegi, il dolcificante!

Il colore deve essere intenso, l’odore, ovviamente, non bruciato (perché poi in sé l’odore comporterebbe anche un gusto amaro e legnoso), non deve fare le bolle (segno di eccessiva acqua nella sua preparazione) e deve avere in superficie quella patina di crema color nocciola che si appiccica alle labbra e che avvolge densamente i bordi interni del caffè. Queste caratteristiche, già di per sé difficili da trovare anche al bar, con la macchina professionale, diventano ancora più complicate da ritrovare con il solo ausilio della moka casalinga. Eppure c’è un decalogo per ottenere un caffè che valga la pena di definire tale, pur se fatto a casa.

1 – Innanzi tutto fondamentale la tipologia di caffè da acquistare.

2 – Il caffè deve essere puro e mai miscelato a surrogati tipo orzo, cacao ecc. (se non vi piace il sapore del caffè, semplicemente non bevetelo!)

3 – Usate acqua fresca (non precedentemente bollita) possibilmente di bottiglia perché il calcare potrebbe alterarne il sapore.

4 – Considerate un cucchiaio di caffè a persona

5 – Non pressare mai la polvere: il rischio esplosione è dietro l’angolo!

6 – Mai versare acqua calda per accelerare i tempi: il disastro sarebbe garantito

7 Non lasciate andare la moka dopo che l’avete messa su: seguite il lento processo, l’aroma che si sprigiona, il gorgoglio che ne deriva e non chiudete il coperchio per non far condensare il vapore e alterarne il sapore

8 – Togliete il caffè prima che comincia a bollire in caffettiera

9 – Bevetelo molto caldo, appena fatto e soprattutto ricordatevi di non riscaldarlo mai!.

10 – Infine pulite meticolosamente la caffettiera, assolutamente senza detersivo, eliminando i residui da filtro e guarnizione con l’aiuto di uno spazzolino e se la caffettiera è nuova, ricordatevi di fare due caffè a vuoto con poco caffè per far rodare e insaporire la moka.

Adesso non vi resta che fare una pausa, Caffè, ovviamente!