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Il Caffè Farnese di Roma

Da Sadica @sadicamente

La primavera sembra ormai esser giunta finalmente in città. Con la primavera inoltre le strade iniziano a pullulare di eventi all'aperto, ove le persone finalmente si incontrano, baciate dai raggi del sole.
Non so voi ma, in primavera, il sole è così piacevole. Fa brillare tutto ciò che ci circonda e mette di buon umore.
Il Caffè Farnese di Roma
Così anche raggiungere Campo De' Fiori alle prime ore del mattino diviene piacevole. Le bancarelle sono al solito posto, già pronte a vendere i loro ortaggi, frutti e spezie. Uno dei pochi mercati di Roma ove si può trovare davvero di tutto e se non c'è quel che cercate, fate la vostra richiesta: sicuramente sapranno accontentarvi.
La mia metà però non è Campo De' Fiori ma la piazza adiacente, ovvero Piazza Farnese, ove sorge l'omonimo Palazzo Farnese, sede dell'Ambasciata di Francia in Roma.
In questa occasione sono stata invitata alla conferenza di presentazione del Festival "Suona Francese" che si terrà in varie città d'Italia fino a Luglio 2013. Oltre 130 concerti, tantissimi artisti francesi e ottima musica da ascoltare e vivire, all'insegna dello scambio culturale e di una maggiore consapevolezza riguardo la musica dei nostri "cugini" francesi.
Ovviamente, a seguire vi sarà anche "Suona Italiano", il festival che si svolgerà su territorio francese ove saranno gli artisti italiani a portare la loro musica oltre le Alpi.
In questa occasione così internazionale e di grande fermento artistico, mi sono fermata un momento a fare colazione presso lo splendido Caffè Farnese, che affaccia proprio sulla piazza.
Il Caffè Farnese si distingue per la sua eleganza e per la rapidità del servizio. Inoltre i tavolini all'aperto sono un modo per affacciarsi sul mondo che ogni giorno passa per Roma. Talvolta non è proprio necessario viaggiare per conoscere il mondo, basta sedersi al posto giusto ed aspettare pazientemente.
Io preferisco comunque degustare il mio cappuccino e una pasta alla crema -non ho idea di come si possa chiamare quella rotondità cremosa- all'interno del Caffè Farnese, scrutando i titoli dei giornali.
Ovviamente se vi sedete a tavolino, sappiate che il servizio ha un costo. Il mio cappuccino e cornetto è costato come in quasi tutti i bar della Capitale, ovvero 1.90 Euro.
Ora sono pronta ad entrare nello splendido palazzo dell'Ambasciata, ove già moltissimi giornalisti hanno preso posto. Mi siedo dietro i Têtes de Bois, ospiti canori della conferenza e del festival naturalmente, nella speranza di godermi alla fine il concerto. Purtroppo poi, le telecamere hanno oscurato la mia vista.
A fine conferenza ho potuto inoltre girovagare per il palazzo. Non è consentito in genere al pubblico, salvo eccezionali giornata in cui l'Ambasciata apre i battenti per far conoscere i tesori che esso contiene.
I saloni sono granissimi, i soffitti altissimi e rifiniti talvolta da stucchi impreziositi da dipinti o ori. I salotti sono raffinati, con complementi d'arredo molto antichi. Dipinti, suppellettili, specchi e vasi fanno bella mostra in ogni stanza.
Ma l'ambiente più affascinante è stata la fantastica terrazza che affaccia sul giardino interno, con uno sguardo verso il Lungotevere, la via Giulia e scorci di Roma come non li avevo mai visti.
Il sole brillava così tanto che ho dovuto poi abbandonare la terrazza, raggiungendo i giornalisti che hanno assaltato il buffet. Sono arrivata troppo tardi per poter assaggiare qualcosa. Almeno ho avuto la fortuna di bere un succo d'ananas.

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