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Come ha scoperto Gian, oggi 1 Ottobre 2015 si celebra la giornata mondiale del caffé. Io non sono una che non vive senza la preziosa e aromatica bevanda, anzi. Ammetto però di provare un certo gusto, soprattutto quando sono in viaggio, a passeggiare per le strade di un qualche luogo al mattino e lasciarmi inebriare dal profumo di caffé che esce da tavole calde, case e locali.Se c'è una cosa che, universalmente, ha sempre aromatizzato - passatemi il termine - i miei viaggi è proprio il profumo e il gusto del caffé... per strada, in stazione, in aeroporto e anche per mare.Oggi vi porto in viaggio nel caffé che si può gustare nel mondo.
Voglio iniziare questo post con un ricordo che mi fa sorridere, pensando all'ingenuità che spesso ci teniamo nel cuore e che viene puntualmente smontata con la stessa forza di una porta sbattuta in faccia, pronta a riportarci nel mondo reale.Quando sono partita per il Brasile non mi toglievo dalla testa il pensiero del caffé.Pensavo alle piantagioni, al profumo della tostatura e mi tornavano in mente le telenovelas che guardava mia nonna negli anni '80: erano sempre piene di caffé. Nei sacchi, nei silos, sulle tavole.Una volta arrivata a Recife, nello stato del Pernambuco, non vedevo l'ora di provare come fosse il caffé gustato all'origine, prima che solcasse l'oceano e arrivasse da noi.Il risultato fu una piccola delusione perché in Brasile non sanno fare il caffé: né al nostro modo (con la moka) né alla maniera più americana.Ciò che ne risulta è un gran consiglio: se vi trovate da quelle parti, scordatevi il caffé, a meno che non vogliate osservare la bellezza dei chicchi non appena tolti dalla pianta.
Uno dei paesi che - secondo alcune ricerche - è uno dei maggiori consumatori di caffé è la Norvegia. Ve lo dico solo perché, nel guardare un documentario autorevole, si parlava proprio di questo.Devo ancora provare sul campo... ma va detto che i norvegesi mettono particolare cura nella scelta della miscela. Sarà vero?Occorre andare a verificare. Per la veridicità delle informazioni da mettere su questo blog si fa questo ed altro.
Spettacolari consumatori di caffé (sicuri che sia caffé) sono gli Americani, intesi come abitanti degli Stati Uniti d'America. Qui lo dico e forse mi riterò addosso l'ira di chi non la pensa come me ma io Starbucks proprio non riesco a digerirlo.Vado da Starbucks solo se sono costretta, solo se tutti i diner e le tavole calde sono chiuse e nel caso fuori ci sia una tormenta di neve e io devo salvarmi in qualche modo.
Preferisco di gran lunga i diner dove arriva la cameriera sorridente e ti versa subito una tazza ancora prima che tu possa dire "Hi!". Proprio com'è successo allo Yorkshire Grill a Los Angeles.
Se, invece, vi trovate a Berlino, c'è un posto dove il caffé un qualcosa di speciale e viene servito solo per colazione. Se volete certezze su quello che vi sto scrivendo, chiedete pure a Gian.Nel quartiere di Prenzlauer Berg (U2 - Fermata Senefelder platz) si trova il Pfefferbett Hostel, un ostello con annessa birreria, locali e tante altre cose.La colazione per gli ospiti dell'ostello è compresa ma è aperta, a pagamento, anche a chi non dorme lì. Vengono preprarati non so quanti litri di caffé e messi in un contenitore stile samovar gigante per la mescita self-service. Probabilmente il miglior caffé di Germania se non dovesse fare i conti con una caffetteria in zona Postdamer Platz.Si tratta di un piccolo locale nella galleria sotterranea del Sony Center e si chiama We Love Coffee.Oltre al Wi-fi gratuito e acqua potabile free per i clienti, il caffé è speciale e rimette in sesto dopo una giornata in giro per la città.
Chi la sa lunga sul caffé - e sul caffélatte - sono gli Austriaci, capaci poi di passare la stessa passione agli Ungheresi. Gli antichi Café dall'aria imperiale sono un must di ogni viaggio da quelle parti.
Se invece siete in Spagna, ricordatevi che il caffé cordado è quello che dovete chiedere se volete un macchiato (anche se è un po' diverso). Il caffé normale è il caffé solo.La città Top in Europa per i nomi strani dati al caffé è la nostra Trieste (che un po' austriaca è rimasta) e che si è lasciata raccontare dal buon Paolo Maiolin in un post a lei dedicato.
Last but not least,voglio parlarvi del caffé in Gran Bretagna.
Mi sento di spezzare una lancia in suo favore, anche se non soppianterà mai (grazie al cielo) Sua Maestò il Tea dalle tazze di tutto il Regno Unito.Il caffé britannico ha una caratteristica riconosciuta come peculiare da tutto il mondo: è terribilmente bollente e sempre non raffreddarsi mai.Sarà per compensare il clima così perfettamente britannico che molti odiano e che io amo alla follia?Anche per quanto riguarda la Gran Bretagna, io tendo ad evitare le catene e preferire caffetterie più genuine e locali. Se volete - però - sapere qual è il mio coffee dealer britannico preferito... lasciatemi un commento qui sotto!
E voi che mi dite... c'è un caffé indimenticabile che non scorderete mai, per il luogo in cui l'avete bevuto o il momento che vi ricorda? A me viene in mente il primo risveglio in Senegal... e quel caffé che sapeva d'Africa.
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