Il nuovo appuntamento della rubrica PELLICOLE ITALICHE da rivedere, curata da Gordiano Lupi, è dedicato a uno dei più celebri film di Nanni Moretti: “Il caimano”.
Se vi va, potremmo cogliere l’occasione e approfittare di questo post per discutere del cinema di Moretti in generale.
Di seguito, oltre all’articolo di Lupi, la locandina e il trailer del film.
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IL CAIMANO (2006) - di Nanni Moretti
recensione di Gordiano Lupi
Regia: Nanni Moretti. Soggetto: Nani Moretti, Heidrun Schleefer. Sceneggiatura: Nanni Moretti, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli. Fotografia: Arnaldo Catinari. Montaggio: Esmeralda Calabria. Musiche. Franco Piersanti. Scenografia: Giancarlo Basili. Costumi: Lina Nerli Taviani. Genere: Commedia, Drammatico, Politico. Durata: 112’. Produttore: Angelo Barbagallo e Nanni Moretti. Case di Produzione: Sacher Film, Bac Films, Stephan Films, France 3 Cinema, con la collaborazione di Wild Bunch, Canal+, Cinecinema. Distribuzione: Sacher Distribuzione. Interpreti: Silvio Orlando (Bruno Bonomo), Margherita Buy (Paola Bonomo/ Aidra), Jasmine Trinca (Teresa, la regista), Michele Placido (Michele Pulici/Silvio Berlusconi), Elio De Capitani (Silvio Berlusconi), Paolo Sorrentino (cammeo in Cateratte), Paolo Virzì (cammeo in Cateratte), Giuliano Montaldo (Franco Caspio, vecchio regista), Tatti Sanguineti (Beppe Savonese, il critico), Toni Bertorelli (Indro Montanelli), Lucia Arikò (Marica, la sceneggiatrice), Nanni Moretti (se stesso/Silvio Berlusconi), Jerzy Stuhr (Jerzy Sturovsky, produttore polacco), Matteo Garrone (direttore della fotografia), Luisa De Santis (Marisa, la segretaria di Bonomo), Anna Bonaiuto (Ilda Bocassini), Valerio Mastandrea (Cesari, il finanziere), Sofia Vigliar (baby-sitter), Cecilia Dazzi (Luisa), Carlo Mazzacurati (cameriere), Antonio Petrocelli (legale del caimano), Dario Cantarelli (critico gastronomico).

Il film scatenò molte reazioni perché uscì in periodo elettorale e molti politici chiesero con forza di posticiparne la programmazione. Ha ragione Moretti quando afferma che “Il caimano non è un film politico, ma un film intimista, la storia di una coppia che si sta separando, mentre la vicenda Berlusconi è il film nel film, quello che nella finzione si sta girando, e fa soltanto da cornice alla storia principale”. Tra l’altro Moretti non critica tanto Berlusconi, quanto il berlusconismo, vuol sottolineare il fatto che un certo modo di pensare e tanta brutta televisione abbiano cambiato in peggio gli italiani. “Volevate quella televisione grigia e triste con soltanto due canali e quelle ballerine vestite? Io vi ho dato la televisione piena di luci e colori, a ogni ora del giorno. È tutto merito mio”, dirà il Berlusconi al pubblico di uno show televisivo in mezzo a ballerine discinte. Berlusconi la prese con ironia: “Un ottimo regista italiano ha raccontato una fiaba e mi ha dato un soprannome che mi mancava: signori, io sono il caimano”.
Alcuni passaggi televisivi importanti: Sky Cinema Mania (27 aprile 2007), La7 (30 aprile 2011), Rai 3 (19 giugno 2011 - 12,97% di share, circa tre milioni di spettatori), infine di nuovo su La7 (4 ottobre 2013), programma Film Evento condotto da Enrico Mentana, come spunto per un dibattito politico sulla decadenza di Berlusconi da parlamentare, dopo la nota sentenza di condanna.
Ottima la colonna sonora di Franco Piersanti che torna a collaborare con Moretti a 23 anni di distanza, dopo il film Bianca. Assistenti alla regia sono Cosimo Messeri, figlio dell’attore Marco, e Alice Di Giacomo, figlia del direttore della fotografia Franco, che aveva collaborato ai primi tre film di Moretti. Tra le citazioni d’autore ricordiamo alcune sequenze de La città incantata di Hayao Miyazaki, premio Oscar 2001 come miglior film di animazione. Partecipa al film anche il Nuovo Coro Sinfonico Romano che esegue il Dixit Dominus di Händel. Molte analogie con la realtà per quel che riguarda la profetica parte finale, sia per lo svolgimento del processo che per la durata della pena inflitta dalla corte. La scena finale apocalittica, invece, dobbiamo augurarci che sia meno profetica. Tra gli attori la sola a convincere poco è la bella ma inespressiva Jasmine Trinca.
Rassegna critica. Paolo Mereghetti (tre stelle): “Moretti fa decantare le proprie ossessioni grazie all’interpretazione di Silvio Orlando, ma non rinuncia a un punto di vita personale per riflettere sull’Italia. Berlusconi diventa una specie di concreto esempio e di illuminante metafora della realtà, che Moretti racconta come un elemento interno e soggettivo che interagisce con la vita di chi vuole interessarsi a lui. La fallimentare vita privata di Bonomo diventa l’altra faccia di un paese che ha perso le sue certezze, mentre i diversi stili con cui è rappresentato il caimano sono esempi concreti della difficoltà di trovare un unico linguaggio per narrare e per spiegare l’Italia”. Troppo politico come giudizio. Preferiamo Morando Morandini (tre stelle per la critica, quattro stelle per il pubblico), che parla di cinema nel cinema: “Il caimano è anzitutto un film sul cinema, la storia di un film da fare. Disomogeneo fin che si vuole, ma è difficile negarne l’originalità. Dopo una mala partenza (col peggio di quella commedia all’italiana che Moretti ha sempre irriso) arriva al bersaglio con un duro finale fantapolitico di anticipazione. Un Silvio Orlando da premio”. Non siamo così convinti sul giudizio negativo di Moretti nei confronti del cinema popolare italiano che ci pare trattato con il massimo rispetto. Pino Farinotti concede due stelle, salva soltanto il segmento privato e non ama il compitino politico su Berlusconi, ma riconosce a Moretti la genialità del grande autore.
Il caimano riscuote molti premi prestigiosi. David di Donatello 2006: miglior film, regista, produttore, attore protagonista, musica, fonico in presa diretta. Nastro d’argento 2007: produttore, attori protagonisti. Ciack d’oro 2006: miglior film, regia, attori protagonisti, sceneggiatura, musica, produzione, montaggio e persino manifesto. Globo d’oro 2006. Nomination al Festival di Cannes e all’European Film Awards 2006.