Ventisei persone sono state condannate a morte dalla Corte d’Assise del Cairo con l’accusa di aver fondato un’organizzazione terroristica, la quale avrebbe pianificato attentati contro navi in transito nell’area del Canale di Suez.
I giudici hanno ritenuto gli imputati, giudicati in contumacia, coinvolti nella fabbricazione di missili e altri ordigni esplosivi.
La condanna è stata emessa all’indomani della designazione come capo del governo di Ibrahim Mehleb, già ministro per le Politiche abitative nell’esecutivo uscente.
Proprio ieri Mehleb aveva dichiarato di voler “schiacciare il terrorismo in ogni angolo del paese”.
La sentenza è solo l’ultima in ordine di tempo a riguardare presunti terroristi o sostenitori dei Fratelli musulmani, il movimento islamista che fu vincitore delle elezioni del 2012.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)