Un attacco è stato compiuto ieri da trafficanti in una zona desertica del sud-ovest dell'Egitto al confine con la Libia e ha causato la morte di 21 guardie di frontiera e una decina di feriti.
Lo riportano siti egiziani citando i militari.
Agguato finalizzato a complicare ulteriormente il quadro politico egiziano e accrescere malcontento interno e favorire la destabilizzazione ?
Può darsi.
Le vittime erano reclute e nello scontro a fuoco seguito all'attacco contro la postazione delle guardie di frontiera sono morti anche tre contrabbandieri.
Nell'attacco condotto nel governatorato di al-Wadi al-Jadid sono state usate anche armi pesanti come lanciarazzi Rpg.
C'è da chiedersi come arrivino i trafficanti a possedere arsenali dotati di armi moderne e efficientissime.
E come non si arrivi mai a mettere le mani sui mercanti di morte che, impuniti e liberi, continuano i loro loschi commerci e forniscono l' Africa, il Medio Oriente e i Paesi asiatici come l'Iraq e l'Afghanistan.
Lo sdegno ufficiale ,che segue le stragi ,lascia il tempo che trova a meno che non si studiano seriamente modalità per impedire tutto questo.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)