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Il calcio è il nostro sport nazionale

Creato il 16 novembre 2010 da Ippaso

 

Il calcio è il nostro sport nazionale: ennesimo post complottistico scritto in un momento di stanchezza.

 

Ennesimo post complottistico scritto in un momento di stanchezza

 

Domanda: quanti di noi giocano regolarmente a calcio (che ricordo è 11 contro 11 su un campo lungo un centinaio di metri…)? Pochissimi. Direi una percentuale bassissima di italiani lo fa (1%?). Ad esempio io credo di aver disputato la mia ultima partita nell’estate del 1997, e di aver giocato per l’ultima volta “a pallone” – in senso generico – questa estate.

 

Insomma, il calcio è il nostro sport nazionale perché così ci è sempre stato raccontato… e non perché sia lo sport nel quale ci cimentiamo solitamente. Del resto le nostre città sono attrezzate a soddisfare una eventuale voglia di gioco degli italiani? Chiaramente NO. Certo, ci sono parchetti qua e là, qualche campetto spelacchiato, ma niente di più. E se va male allo sport nazionale va ancora peggio al basket o chenneso, al pattinaggio.

Io credo che loro, i nostri amministratori, ci inducano a sentirci soddisfatti del calcio che vediamo in TV perché non vogliono lasciarci giocare in prima persona. Affinché questi politicanti e notabili di partito possano continuare indisturbati a fare i loro porci comodi, a cementificare mezza Italia, a inquinarla, a renderla sempre più densa di case, di vie, di muri grigi, è necessario che noi non avanziamo (congiuntivo) richieste che li intralcino: non dobbiamo sentire il bisogno di parchi, di prati, di campetti, non dobbiamo sentire che ci manchi nulla di tutto ciò. Al più ci è consentito, anzi imposto, di aver voglia di TV, di 3D, di McDonald, di scarpe firmate, di vacanze di lusso, … Se noi esprimessimo il bisogno semplice (e a costo zero) di giocare a basket per conto nostro, senza esser costretti a guardare l’NBA, o di vivere la natura senza la casa nella prateria, o di vivere in modo sano senza esser costretti a tossire smog o spalmarci strani gel trasparenti sulle mani… allora davvero non saremmo più controllabili da loro.

I nostri bisogni non verrebbero più modellati secondo i piani dei potenti e degli amministratori. Anzi, sarebbero loro a dover operare finalmente secondo i nostri bisogni.

Questo per dire a pal9 che son contento quando mi invita a giocare con lui a basket, anche se poi non ci vado mai…


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