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Che cosa ha divertito di più della partita Italia-Malta di ieri sera? Non certo il gioco, se non a sprazzi, e tenendo conto che gli azzurri non avevano di fronte la Germania, ma il commento di Giovanni Trapattoni. Un paio di metafore degne di un Bersani: "La difesa maltese è come una spugna: si mette acqua, acqua, acqua e alla fine si perde l'acqua", l'accompagnamento delle azioni italiane come un normale tifoso seduto sul divano di casa, insomma il Trap che conosciamo tutti, semplice e diretto (qui) Alcuni "puristi" in rete hanno storto il naso, personalmente preferisco la simpatia di Trapattoni ai tanti seriosi commentatori che ci hanno stressato in questi anni con le loro valutazioni iper-tecniche sugli schieramenti in campo, e su quel calciatore che "se avesse preso la palla d'interno destro invece che di piatto avrebbe certamente fatto gol". Penso che il calcio sia uno sport più semplice di quanto s'immagini, quella semplicità che il Trap ieri sera ci ha restituito.
Giovanni Trapattoni sarà ospite a Pordenone del festival Pordenonelegge, giovedì 17 settembre alle ore 19,00, dove presenterà, con il coautore Bruno Longhi, il suo libro in uscita da Rizzoli: "Non dire gatto. La mia vita sempre in campo, tra calci e fischi" (qui).
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