Nonostante due pareggi nelle prime sei giornate (senza sconfitte ovviamente) il Bayern Monaco sembra già avere la strada spianata verso il titolo. I motivi? Principalmente l’inconsistenza delle avversarie. Schalke e Dortmund sono già a sei e sette punti di ritardo e pensare che il dominio della squadra di Guardiola possa essere minato dal Bayer Leverkusen o dal pur ottimo Borussia Moench. (a-2) appare onestamente utopia.
Di fatto, è cambiato poco in Inghilterra e Germania e poco anche in Italia, dove il duopolio Juve-Roma ha assunto contorni più definiti anche dell’anno passato. Una superiorità netta e manifesta, che per fortuna sembra lasciarci buoni spiragli anche in ottica europea.
Qualcosa è cambiato invece in Spagna e Francia. La Liga, sulla lunga distanza, è molto probabile che rimanga sempre una corsa a tre fra Barca, Real e Atletico (comunque più debole dell’anno scorso), ma la rinascita di Valencia e Siviglia ci dice che almeno un po’ di divertimento in più ci potrebbe essere. Il Valencia, in particolare, sembra avere i connotati di una squadra quadrata (terzo attacco e seconda difesa con appena 3 reti subite) e in costante crescita.
La rivoluzione maggiore si è avuta, finora, in Francia. Il Psg tritatutto delle ultime stagioni ha, dopo 8 turni, ben tre squadre davanti: Lille, Bordeaux e Marsiglia. L’OM di Bielsa, passato da pazzo a mago in poche settimane, è in testa alla classifica con gli stessi identici uomini di un anno fa, quando la squadra sbandava a destra e a sinistra senza più un cuore e un’identità. E’ una bella storia e la speranza è che possa durare. Senza Ibra i campioni della Ligue 1 sono spaesati, lo spogliatoio è una polveriera e Blanc continua a perdere consensi, internamente ed esternamente. Con in più il Lione ancora incostante e il Monaco tornato ad essere una squadra mediocre (10 punti su 24 disponibili e con già 4 sconfitte incassate) il campionato dei nostri cugini magari non sarò esteticamente esaltante, ma di carne al fuoco ne ha già messa tanta…