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Il calcio propositivo di Montella ed il (mio) colesterolo: colpa di Mazzarri?

Creato il 12 novembre 2012 da Webmonster @mariomonfrecola

La domenica, quando gioca il Napoli e vado dai miei, esiste un ben preciso rituale da rispettare: il pranzo deve iniziare per le ore 14,00 e terminare – in una prima fase – entro le 14.50. Con un pressing asfissiante, mia madre sforna le prime prelibate pietanze e poi,con un uno-due degno del miglior Mohamed Ali, ci mette al tappeto con contorni, secondi e insalata.

Ore 14,55, ogni elemento della famiglia – dopo essere stato messo all’ingrasso – è al suo posto d’ordinanza: nella cucina-stadio, mentre mia madre pulisce le stoviglie per prepararsi al secondo round (del pranzo), inizia Genoa-Napoli!

Si soffre. Gli azzurri sono apatici con Dossena, Maggio e Pandev in “vacanza”. Finisce il primo tempo, tra delusione e un possibile spappolamento del fegato, ci riprendiamo assaporando i «dolci della domenica». Una botta per il colesterolo ma l’umore è giù, serve il bis del cannolo. Il caffè (quello vero), fa il resto. Si torna in campo e finalmente il Napoli inizia a giocare, sale in cattedra Marekiaro-Hamsik e tutto va come deve andare.
Missione compiuta: gli azzurri sbancano Marassi con tutti e tre gli attaccanti a segno.

E’ giunto il tempo di controllare i risultati delle altre squadre: se ancora ce ne fosse bisogno – ma spero di no - la 12-esima giornata della SerieA conferma che vince chi esprime un gioco propositivo.

 

Montella, il volto nuovo del campionato

 

La classifica parla chiaro: ai vertici sono presenti le squadre la cui qualità tecnica è superiore.

La Fiorentina, in particolare, è la migliore espressione del nostro campionato, la piacevole sorpresa, il club risorto dalle ceneri e che punta – con merito – alle zone alte.
Il volto pulito di Vincenzo Montella, la pacatezza, l’eleganza e l’intelligenza dell’allenatore viola sono anche le caratteristiche principali della sua squadra. Irriverente come una giovane matricola, la Fiorentina riesce a coniugare possesso-palla e concretezza, il giusto mix tra spettacolo e risultati. La netta vittoria a San Siro contro il confusionario Milan è la laurea viola presa a pieni voti.

Osservo gli highlights: Zeman è troppo avanti, le sue teorie estreme sul calcio non possono essere comprese in questa SerieA di falsi campioni, la Lazio vince e l’aquila è in trionfo (spero che un giorno in diretta TV il pennuto voli via per non tornare più).
Boemo, non mollare: sono con te.

Butto un occhio sul Pescara, una squadra che mi ispira tenerezza: sembra un bimbo ingenuo tra perfidi adulti, la Cenerentola (nel senso positivo del termine) del campionato.
Mi auguro si salvi, in fin dei conti c’è bisogno di favole in questo calcio mercenario.

E’ l’ora di tornare a casa.
In TV scorrono le parole di Mazzarri: «il Napoli ha un’anima e lo ha dimostrato».
Hai ragione amico, però la prossima volta iniziamo a giocare dal primo minuto. il colesterolo ringrazia.

 

MMo



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