Il calciomercato ha chiuso, finalmente

Sinceramente più di due mesi di calciomercato credo stronchino anche i più resistenti e fissati. Un calciomercato cosi poi non ha entusiasmato neanche alla fine come ci avevano promesso i vari “santoni” che in due mesi avranno nominato più o meno diecimila calciatori in procinto di passare a diecimila nuove squadre. Un po’ come i “venditori” di terne quaterne e cinquine in TV. Dicono tutti i numeri possibili ed immaginabili e poi si pavoneggiano per averne indovinato l’uscita. Cosi fanno anche i “santoni” del calciomercato.

Le ultime ore dell’ultimo giorno sono state convulse solo per i presentatori e commentatori TV, nonostante non ci fossero affari in atto. I vari “santoni” del mercato si sono affannati invano con smartphone, BlackBerry, i’Pad o semplici e sufficienti cellulari. Nonostante il countdown inesorabile volgesse verso la fine, con volti sbiancati dalla tensione e voci distorte dai collegamenti; ogni “santone” ci informava che Tizio sta per chiudere con Caio mentre Sempronio è ad un passo dalla squadra agognata da sempre, il tutto nei cinque minuti restanti. Salvo poi annunciare che il Vattelappesca ha acquistato il Signor Chicavolosei. Insomma tanto rumore per nulla, tante opinioni pronunciate a vuoto con voci stentoree ed infine il grande nulla che nulla aveva a che fare con il gran libro di Ellroy.

Una trasmissione in particolare mi ha fatto sorridere e provare anche tenerezza per quei due “disperati” che armeggiavano con i loro device rimpallandosi; “dai vai tu” “no no vai tu” sudando freddo mentre quei minuti finali divenivano tremende ore lunghe come anni. Non sapevano che dire, mannaggia a Conte che ha bloccato Quagliarella.

La Viola ha fatto i migliori acquisti, Lalazio i peggiori. In mezzo tutti, dal remake di Kakà a Milano ai giovani venduti dall’Inter per far cassa ed acquistare altri giovani. Curioso davvero prendere in prestito Wallace e dare in prestito Obi perché all’Inter non avrebbe trovato spazio. Oppure comprare Belfodil e dare in prestito Longhi che qualcosa di buono ha già dimostrato. La Roma vende Osvaldo, Lamela e Marquinhos per comprarne tre: un ubriacone, un centrocampista (dicono) di gran talento Strootman  e Ljajic, più un De Sanctis che mi domando cosa non avesse per rimanere a Napoli. Forse il vulcanico presidente oppure il pingue allenatore, volevano quel tocco esotico che può dare Reina. La Juve prende Tevez che voleva smettere, sua dichiarazione.

Il top del mercato è la buffonata di Bale, dunque sappiamo che il Madrid ha preso una sessantina di milioni dal Napoli (Higuain, Callejon e Albiol) ed una cinquantina dall’Arsenal per Ozil. Ma rimane il fatto che i cento, centoventi  o novanta (che siano) milioni spesi per Bale sono una bestemmia. Non tanto per la cifra, che come si vede è ampiamente coperta dalle cessioni, ma per la valutazione di un calciatore che non sposta certamente gli equilibri. Il grottesco è che Florentino Perez non ha risposto ad una richiesta precisa del Tottenham, ma ha offerto lui la cifra. Roba da pazzi.