Oggi vi voglio presentare - ormai è quasi una tradizione - il calendario per l'anno nuovo, che spero possiate gradire. Credo di essere in anticipo nella sua pubblicazione, ma tanto meglio, è venuto così - vattelapesca - senza troppo pensarci, e ve l'ho confezionato in formato PDF ad alta definizione.
La scelta delle foto è stata come al solito difficile. Che foto scegli per rappresentare un mese? Quali sono le più adatte ad esprimere lo spirito dei dodici mesi dell'anno? Ma poi ho superato tutti i miei dubbi e mi sono affidato al mio istinto, alla casualità della scelta, anzi meglio, all' arbitrarietà della scelta, sapendo che, come in Natura, l'arbitrarietà è (una forma del contenuto direbbe Louis Hjelmslev?) uno stato dell'essere. Oh aiuto! Sto vacillando tra i meandri dei miei processi psichici. Lo spiego in un'altra maniera, più semplice e immediata: va e agisci. Sì però ve lo confesso - o meglio lo ri-confesso, perché già altre volte l'ho detto: traggo piacere dai miei processi psichici - altrimenti non lo scriverei questo blog, giusto? Quindi continuo e vattelapesca. Adesso provo a darvi un'altra spiegazione per la scelta delle foto, ma se non volete ascoltarmi, pardon, leggermi, saltate pure tutto quanto e andate alla fine, dove c'è scritto "Scarica il calendario in formato PDF" o qualcosa di simile.
::::::::::::::::::::: SE VOLETE SALTATE QUESTE RIGHE :::::::::::::::::::::
Per chi invece prova piacere a leggere continuiamo. Dicevo dell'esempio per capire la scelta delle foto. Senza voler fare paragoni esagerati, ma solo e sempre solamente per la solita mia propensione a trarre piacere dai miei processi psichici - una coazione a ripetere a reminiscenza freudiana, e vi prometto che non lo ripeto più, almeno in questo post - dicevo, avete presente quando Arjuna, nella Bhagavadgītā, il Canto del Beato, ha timore a impugnare il suo arco e a buttarsi nella battaglia che vede in lotta le due famiglie dei Pandava e dei Kuru? Si fa una sacco di domande, se è giusto, perché dovrebbe farlo, se è meglio tirarsi fuori da quella vicenda e vattelapesca, allora arriva in suo soccorso Krsna, che gli spiega che la via dell'azione è meglio della via dell'inazione e che lo yogi che è avanzato nella conoscenza sceglie la via dell'azione. Ora, io non sono certo uno yogi - al massimo potrei essere l'orso yogi, ma anche qui ho i miei dubbi ;-)
Arjuna disse:
Vedendo, o Krsna, questi miei amici così schierati, pronti a combattere, le membra mi vengono meno, la bocca diventa arida / un tremore invade il mio corpo e mi si rizzano i peli, l'arco Gandiva mi sfugge di mano e m'arde tutta la carne [...] Io non desidero la vittoria, o Krsna, non il regno, non i piaceri.
E continua così per qualche pagina a farsi domande su domande, dubbi su dubbi, finché
Avendo così detto, Arjuna si accasciò sul sedile del carro, in mezzo alla battaglia, abbandonando l'arco e le frecce, sopraffatto dall'afflizione.
[...] Oppresso dall'onta della compassione, perplesso circa il giusto (dharma) e il non-giusto, io ti domando che cos'è il meglio.
[...] Arjuna, dopo di aver così detto a Krsna, gli disse ancora "Io non combatterò" e tacque.
Da qui Krsna inizia a parlare e a spiegare ad Arjuna cosa sia meglio fare e quale la strada giusta da seguire. È una bellissima lettura - come tutti i testi sacri, del resto.
Il concetto della scelta delle foto è simile alla via dell'azione. Evitando tutti i compromessi creati dalla mia mente razionale, tutti i "se", tutti i "ma" tutti gli "allora"... ho proceduto senza una particolare e logica ragione nella scelta. E non so come ho fatto a sceglierle - anzi lo so ma non lo so... ma nemmeno voglio saperlo. Perché questa è stata la mia scelta. Arbitraria. Unica. Non posso tornare indietro.
::::::::::::::::::::: FINE DEL SALTA QUESTE RIGHE :::::::::::::::::::::
Sintetizzando: spero vi piaccia. Attendo a farvi gli auguri di buon anno, è ancora troppo presto. Ci sarà altra occasione. Intanto divertitevi con il calendario 2015.
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