Si può cambiare il mondo solo cambiando noi stessi… Esiste un cambiamento occasionale ed inconsapevole, che è insito in ogni fortuita esperienza dl proprio singolare vivere quotidiano, ed un cambiamento intenzionale che, voluto consapevolmente dal soggetto che cambia, è destinato ad ampliare e modificare radicalmente non solo il suo repertorio conoscitivo, ma il suo modo di osservare e costruire la realtà nella quale è immerso, ossia a trasformare il proprio modo di essere.Ogni cambiamento intenzionale, ci obbliga a diventare consapevoli non solo delle nuove conoscenze di cui prendiamo “possesso” bensì di come “imparando” cambiamo e ci trasormiamo, di come all’interno di uno scenario di progetti ed azioni siamo constantemwente impegnati ad interpretare il mondo e dargli forma. Non solo solo gli oggetti ed i fatti che contano, ma i significati che ad essi vengono attribuiti e che ogni nostra trasformazione interiore è un rimandare indietro in modo costante ad una nuova e consapevole azione sul mondo. Come diceva Montaigne.. sono le emozioni che ci tengono prigionieri che ci orientano nella vita e nelle nostre decisioni, poichè ogni emozione rivela i nostri fondamentali bisogni, ciò che è essenziale per noi. E’ l’emotività che organizza la geografia delle nostre rappresentazioni mentali che a sua volta danno certe inclinazioni ed un certo tono alle emozioni stesse…per cui si apprende realmente solo quando le ns emozioni vengono messe in gioco, quando sono espresse liberamente. Molti sono contagiati dalla cultura di ottenere risultati con il minimo sforzo… di fare cose in economia di energia o di evitare certe situazioni dolorose che causano sofferenza. Ogni dolore, ogni nuova esperienza, ci costeringe ad uscire fuori da noi stessi, a crescere a confrontarsi, poichè è l’unico modo di vivere sta nel rischiare di farsi contagiare dalla vita, anche quando ciò comporta il dover accogliere momenti difficili e di profondo disagio.
Il guerriero della luce ha appreso che Dio si serve della solitudine per insegnare la convivenza. Si serve della rabbia per mostrare l’infinito valore della pace. Si serve del tedio per sottolineare l’importanza dell’avventura e dell’abbandono.Dio si serve del silenzio per fornire un insegnamento sulla responsabilità delle parole.Si serve della stanchezza perché si possa comprendere il valore del risveglio. Si serve della malattia per sottolineare la benedizione della salute.Dio si serve del fuoco per impartire una lezione sull’acqua. Si serve della Terra perché si comprenda il valore dell’aria. Si serve dela morte per mostrare l’importanza della vita.Paolo Coelho
Voi siete il vostro desiderio stimolante e recondito. Il vostro desiderio è la vostra volontà. La vostra volontà è la vostra azione. La vostra azione è il vostro destino.
Brihadaranyaka Upanishad