Il cambio di gomme potrebbe giovare a Lotus e Ferrari

Lotus e Ferrari potrebbero trarre giovamento dalle modifiche delle gomme che la Pirelli si appresta a introdurre a partire dal GP di Ungheria.

Il produttore italiano è dovuto correre ai ripari dopo le esplosioni delle gomme che hanno caratterizzato il GP d’Inghilterra corso a Silverstone e dopo una prima modifica alla gomme posteriori per il Nurburgring, si appresta a introdurre nuove gomme per l’Hungaroring.

Le nuove gomme saranno caratterizzate da carcasse del 2012 unite alle mescole del 2013, più morbide rispetto a quelle dello scorso anno.

Lotus, Ferrari e Force India si sono opposte fermamente a un cambio di gomme ma dopo i fatti di Silverstone non hanno potuto nulla perchè le modifiche erano necessarie per la sicurezza.

In questa prima parte di stagione i team in questione hanno ottenuto ottime prestazioni con le gomme più morbide, ma spesso hanno lottato con le gomme più dure, le preferite in gara per via dell’alto degrado che tutte le mescole presentano.

Il cambiamento delle gomme, come evidenziato nei test Rookie di Silverstone, porterà ad avere gomme meno degradanti che faticheranno leggermente a entrare in temperatura in qualifica.

Ciò potrebbe consentire ai tre team in questione di poter gareggiare con le gomme più morbide in gara, opzione che porterebbe ad avere un bel vantaggio prestazionale nei confronti di quei team che sono costretti a usare le gomme più dure perchè hanno da sempre problemi di degrado.

In Ungheria ad esempio le due mescole che Pirelli porterà, soft e media hanno una differenza prestazionale di un secondo al giro. Questo potrebbe essere un chiaro vantaggio al quale bisogna anche aggiungere la nuova norma introdotta dalla FIA che prevede una velocità ridotta in pitlane, tutto a discapito del tempo di percorrenza che andrà irrimediabilmente ad aumentare.

Le strategie quindi potranno essere influenzate da diversi fattori, usura gomme, gomme utilizzate in gara e tempo di percorrenza della pitlane che in Ungheria aumenterà di circa 4 secondi passando da 12 a 16 secondi.