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Il cambio vero e i freni a posto

Creato il 17 settembre 2015 da Andreapomella

Il cambio vero e i freni a posto

17 settembre 2015

Intorno ai dodici anni avevo una vecchia bici da cross blu e senza freni, col sellino bucato, con un cambio finto che mi ero fatto installare da un amico per non sentirmi da meno degli altri, che avevano tutti una bici col cambio vero. Era la stessa bici che avevo intorno agli undici anni, la stessa bici che avevo intorno ai dieci, e intorno ai nove e via discorrendo. In effetti in tutta la mia infanzia ho avuto una sola bici, quella bici, che mi comprò mio padre prima di sgusciare via dalla nostra vita, la bici sulla quale avevo imparato a pedalare nel cortile della borgata. Intorno ai dodici anni - dicevo - si presentò un ragazzo in cortile e disse a tutti che vendeva la sua bici. Era una bici da cross rossa, col cambio vero e coi freni a posto. Per la bici voleva cinquantamila lire. Chiamai mia madre e le dissi: "Fuori c'è uno che si vende la bici, ha il cambio vero e i freni a posto". Mia madre un po' controvoglia afferrò le chiavi di casa, tirò dietro di sé la porta e venne in cortile. Non disse niente, fece un giro intorno alla bici da cross rossa, la squadrò come se fosse un'esperta di bici da cross, poi chiese al ragazzo: "Quanto vuoi per questa?". Il ragazzo rispose: "Cinquanta". Mia madre scosse la testa e senza dire una parola se ne tornò verso casa. E io rimasi lì impalato a guardare la bici da cross rossa col cambio vero e i freni a posto, e poi a guardare la mia vecchia bici da cross blu e senza freni, col sellino bucato, col cambio finto. Il ragazzo risalì sulla bici da cross rossa e disse ciao, era magro e quasi tisico, su quella bici pedalava senza ritmo né splendore.

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