Il Cammino di Santiago, per tutti: la prima guida europea ai percorsi accessibili (e veg)

Creato il 03 aprile 2015 da Bloggirl

Mentre vi scrivo ho qui di fianco e ho appena finito di sfogliare per la prima volta la “Guida al Cammino di Santiago per tutti”, scritta da Pietro Scidurlo e Luciano Callegari ed edita da Terre di Mezzo. E’ la prima guida europea di questo tipo. E l'ha scritta un mio amico, fondatore della onlus Free Wheels (www.freewheelsonlus.com).

Una guida al pellegrinaggio di Santiago de Compostela molto speciale, di cui si è parlato molto e da diverso tempo: perchè è nata “dal basso”, si è sviluppata grazie alla forza incredibile di Pietro e con una grande campagna di crowdfunding che ha spinto centinaia di persone (me compresa) ad acquistare in anticipo il libro lo scorso anno per far concretizzare il progetto.

Vederla arrivare finalmente per posta, beh, è davvero una bella sensazione.

Ma è speciale soprattutto perchè è l’unica guida al Cammino di Santiago davvero per tutti: disabili fisici o psichici, intolleranti,normodotati, ipovedenti, dializzati, vegetariani e celliaci, e così via.

E’ bellissima: completa, per ogni itinerario riporta la descrizione dettagliata del percorso con mappe, altimetrie, dislivelli e indicazioni di percorribilità.
Gli albergue, gli ostelli, i servizi lungo il percorso e i luoghi da visitare sono censiti in base all’accessibilità.

Poi non mancano le sezioni di approfondimento sui punti di interesse durante il Cammino, come prepararsi prima di partire a seconda della propria preparazione o disabilità o se si decide di effettuarlo in handbike (qui trovate i consigli di Pietro).

Il percorso trattato nella guida di Pietro e Luciano è quello classico: dal Camino Francés da Saint Jean Pied de Port a Santiago e poi a Finisterre.

L’idea, come vi dicevo, è nata da Pietro Scidurlo, paraplegico dalla nascita e atleta di handbike, che nel 2012 e nel 2013 ha percorso il cammino di Santiago con la sua bici a braccia.

Il cammino è stato mappato attraverso tre percorsi:
- uno corrispondente al cammino classico, segnato con le frecce gialle (aggiornato a settembre 2014)
- uno su strade asfaltate, per chi si muove con handbike o ausili simili, lontano da strade a scorrimento veloce
uno su un percorso misto, comprendente sterrati, utilizzabile da chi si muove con carrozzine auto spinte, carrozzine elettriche, ecc.

Sono state censite le strutture ricettive (ostelli, alberghi, pensioni, B&B, ecc.) per verificarne l'accessibilità per disabili e i servizi di ristoro, sanitario e altro principali (fontane, bar, trattorie, farmacie, supermercati, ambulatori medici, ospedali, officine ortopediche, ecc.).

Oltre alle due principali categorie di disabili (motori e sensoriali) ci sono tante informazioni utili anche a persone che hanno altre esigenze, come vegetariani, celiaci, dializzati, ecc.. o per l’età o magari perché vogliono portare con sé i figli piccoli.

Insomma, se amate viaggiare in solitudine o non avete paura di lunghi silenzi, di incontri lungo la strada, di spazi vuoti e di incontrare più natura che esseri umani nel vostro cammino, se volete lasciare auto, moto e mezzi rumorosi un po' in garage, e concentrarvi sulle vostre gambe per conoscere quello che vi sta intorno, beh, un pellegrinaggio potrebbe essere quello che fa per voi. Basta arrivare preparati e con l'attrezzatura giusta.

La guida di Pietro si candida ad essere il vostro coach perfetto, soprattutto perché è in grado di darvi alcune dritte che trovate solo qui per compiere l'impresa del Pellegrinaggio più famoso anche se avete esigenze o difficoltà specifiche

L’entusiasmo e l’idea di Pietro sono diventati virali. Vi lascio con una sua frase da cliccare e condividere (ma soprattutto da tenere a mente nei periodi difficili...)

Le barriere sono solo nella mente (cit Pietro Scidurlo) ‪#‎anchenoisiamofreewheels‬Click To Tweet

Per acquistare la vostra copia, potete ordinare Santiago per Tutti su Terre di Mezzo 

 Se invece avete già il libro, partecipate all'iniziativa sui social e postate la vostra foto con la vostra guida sui social network, utilizzando l'hashtag #anchenoisiamofreewheels

Pietro, odio uscire in foto guarda cosa faccio per Free Wheels!


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