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Il Cane che si Morde la Coda

Creato il 21 dicembre 2010 da Pedroelrey

Luca De Biase ha effettuato nei giorni scorsi una buona sintesi di quello che è lo stato attuale della comunicazione pubblicitaria nel nostro paese, attraverso un percorso che analizza la relazione tra tempo ed investimenti pubblicitari.

E’ un tema che è stato già affrontato in questi spazi ma che mi pare interessante ed opportuno riprendere per approfondirlo.

La chiave del problema risiede sostanzialmente in due ambiti. Se il primo è di natura squisitamente comunicazionale in termini di attenzione, il secondo è riferibile ad un aspetto più articolato e complesso: quello della coerenza tra strutturazione organizzativa d’impresa e obiettivi sul mercato.

La correlazione tra i due aspetti, confermata da un recente studio McKinsey sugli utilizzi ed i vantaggi per le imprese del così detto web 2.0,  in una nazione quale la nostra che non ha mai brillato [escluse le rare eccellenze] per managerialità e visione strategica e che si caratterizza per un tessuto economico fatto di piccole e micro imprese, rende decisamente più complesso il percorso di riqualificazione.

Le imprese di servizi attive nel comparto pubblicitario sono a loro volta prevalentemente di dimensioni contenute e spesso soffrono degli stessi problemi relativamente ai quali dovrebbero fornire assistenza ai propri clienti.

Sono aspetti macro per i quali è richiesta visione strategica e multidisciplinarietà che solo una  concertazione, una collaborazione tra i diversi attori  può rendere praticabile.

In caso contrario continuerà il protrarsi di un loop apparentemente inspiegabile ed insolubile, come quando il cane si morde la coda.

Il Cane che si Morde la Coda
 


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