di Gabriele Prinelli
Titolo: Il cane del santo
Genere: commedia a sfondo storico
Autore: Gabriele Prinelli (blog)
Nazione: Italia
Anno prima pubblicazione: 2007
Ambientazione: Riozzo (Milano, Italia), – XVI secolo
Personaggi: il visconte Paolo, la viscontessa Linda, il conte Pietro, la contessa Luisa, don Gianni, Lia, Felicita, Michele del Capanno, Ugo, Marco da Ariminium, Aziz, e tutti gli abitanti del borgo di Riozzo
Casa Editrice: Piccole Storie
Pagine: 88
Link al libro: SITO UFFICIALE – IN LETTURA – ANOBII – GOODREADS
inizio lettura: 4 novembre 2014
fine lettura: 5 novembre 2014
Voto: 8 e 1/2/10
Quando Dio, quella mattina, inventò con un colpo di pennello un bel turchino, preludio alla fine di una notte senza luna, i primi curiosi si ritrovarono sulla soglia della casa di piacere per assistere all’evento della stagione. [incipit]
Breve romanzo umoristico a sfondo storico, proprio carino!
Seguiamo la storia del piccolo borgo di Riozzo e delle sue tragedie: la chiesa crolla, parroco e peccatrice penitente scompaiono nel nulla, si pensa allo scandalo, si crede al miracolo, mentre i nobili possidenti del paese, cugini rivali, cercando di ingraziarsi l’intero paese proponendo grandi ricostruzioni…
Ho scaricato questo libro anni fa, quando la versione cartacea non esisteva e l’autore lo metteva gratuitamente a disposizione sul suo sito. Sono contenta di aver avuto l’occasione di scaricarlo, perché onestamente non penso l’avrei comprato altrimenti, e invece mi è piaciuto davvero molto.
La trama racconta un anno nel piccolo borgo di Riozzo, nel milanese, dove la distruzione della chiesa e il prosciugamento della “fonte miracolosa” sembrano aver portato sventura un po’ a tutti. Questa ambientazione l’ho trovata davvero gustosissima, con questo paesino di qualche secolo fa, dove la gente deride i potenti che rivaleggiano fra loro ma in realtà sembrano fare a gara a chi si rende più ridicolo, mentre si cercano di affrontare i problemi quotidiani, e le mezze stagioni che non esistono più, e la piazza davanti al bordello diventa il centro politico del paese. I personaggi con un nome non sono molti, ma è l’intero paesello a farla da protagonista, con i suoi umori collettivi e condivisi e tanta ironia anche di fronte alle tragedie.
Lo stile è sicuro, immediato, molto piacevole e esperto nel dosare l’ironia. Prinelli mi ha anche quasi preso in un paio di occasioni, iniziando una descrizione poetica di un paesaggio, solo per dire che nessuno se lo filava, avendo i riozzesi altre preoccupazioni.
Nella copertina l’immagine è un po’ troppo piccola per i miei gusti, ma semplice e attinente, però comunque devo dire mi piace di più quella nuova che ha adesso l’edizione cartacea. Il cane del titolo appare poco, diciamo che è solo la “scusa” per raccontare tutto quello che ci gira intorno. Diciamo che non è malaccio come titolo, ma non è neanche particolarmente intrigante, di per sé non mi ha invogliato a leggere il libro.
Commento generale.
Proprio molto carino questo romanzo! Troppo breve, ma tanto divertente! Ho adorato tutti i personaggi, e questo paesino di Riozzo così sfortunato ma che non si perde mai d’animo! :) Adesso sono davvero oltremodo curiosa di leggere anche gli altri romanzi di Prinelli, specie La mano dell’organista che, a differenza de Il cane del santo, ha un titolo che mi incuriosisce moltissimo!
Sfide
Una sfida semplice: tutti diversi (2014)La sfida grammaticale 2014
La sfida infinita 2014
Mini Recensioni 2014
Mount TBR Challenge 2014
La Sfida dell’Alfabeto 2014
Sfida ebook 2014 – 4^ edizione
Mini recensione in 5 parole
Delizioso, breve romanzo storico umoristico.Un po’ di frasi
Pose fine alla discussione il Carlo Biccì, così chiamato perché era il più ignorante del paese. Non che fosse una comunità di geni, ma almeno tutti conoscevano setto o otto lettere dell’alfabeto. Il Carlo, solo due: la b e la c.explicit Leggi
Dicevamo, pose fine alla discussione il Carlo Biccì, quando chiese: «Ma che fine ha fatto quel quadro di San Rocco con il suo cane?».