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“Il capo” di Giovanni Farina dal carcere di Siano Catanzaro

Da Danidom57

“Il capo” di Giovanni Farina dal carcere di Siano Catanzaro

Il corpo umano chiede a chi lo abita e lo fa vivere perché fa lo sciopero.

Il cervello chiede la parola e dice:

-   Io sono l’organo che pensa, il più intelligente  e chiedo che mi sia riconosciuto di essere il capo.

Gli occhi a loro volta dicono:

-   Il riconoscimento di capo tocca a noi perché siamo la luce che guida il corpo dove andare.

Le mani replicano

-   Noi dobbiamo essere il capo, se non fosse per noi che imbocchiamo la bocca il corpo morirebbe di fame.

Anche le gambe dicono la loro

-   E noi non rappresentiamo nulla? Se non fosse per noi che trasportiamo l’intero corpo on ogni angolo del mondo nessuno saprebbe che esistete. Il ruolo del capo tocca a noi.

Per ultimo parla il buco del culo e dice a tutti i subordinati del corpo:

-   Il ruolo del capo tocca a me, se non fosse per me che elimino dal corpo i vostri avanzi il cervello dopo qualche giorno non riuscirebbe a pensare, le mani e le gambe si appesantirebbero nei movimenti, non sarebbero più efficienti, gli occhi non riuscirebbero più a vedere perché le tossine dello stomaco gonfio gli annebbierebbero la vista.

Il buco del culo conclude:

-   Se io non avessi un funzionamento corretto eliminando tutta la vostra merda nessuno organo del corpo funzionerebbe alla perfezione.

Dopo un vivace dibattito a porte chiuse gli abitanti del corpo umano decidono che, per fare il capo, bisogna fare lo stronzo e anno il ruolo del capo al buco del culo e smettono così di fare lo sciopero vivendo tutti felici e contenti.


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