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Il caravanserraglio del Colosseo. Altro che sindacati, il monumento è a tutte le ore ricoperto di abusi di ogni risma

Creato il 20 settembre 2015 da Romafaschifo
Il caravanserraglio del Colosseo. Altro che sindacati, il monumento è a tutte le ore ricoperto di abusi di ogni risma

Il sindaco Ignazio Marino dice: "abbiamo fatto tanto per rendere più bello il Colosseo, ora non possiamo subire il ricatto dei sindacati". Belle parole. Ma è tutto vero? L'amministrazione ha fatto tanto, questo va ammesso. Dopo decenni non c'è più una bancarella di monnezza di fronte all'Arco di Costantino, non c'è più un banchetto di paccottiglie cinesi di fronte alle Colonnacce del Foro di Nerva, non c'è più un fruttarolo in mezzo ai Fori Romani. 

Ma proprio per questo, proprio per essere riusciti a togliere dalle palle cotanta schifezza, che è assurdo poi cedere a tutto quello che è venuto dopo.


Già, perché al di là delle proteste sindacali, al Colosseo e ai Fori una volta mandata via una anomalia (camion bar e urtisti, oltre che macchine di passaggio), si sono sostituite altre anomalie. Ancor più gravi perché per lo più abusive, aggressive. Rimane l'annoso problema dei gladiatori, ma sempre più brutti, sempre più aggressivi, sempre più fastidiosi, sempre più di cattivo gusto e fuori luogo. C'è la faccenda dei venditori di acqua. Ci sono i risciò, un autentico cancro criminale che opera (la scusa delle cooperative per reinserimento di detenuti) con le stesse modalità che hanno reso Buzzi un gigante dell'imprenditoria. C'è poi lo scempio notturno, quando i controlli (serrati durante il giorno, ma solo rivolti ai vucumprà visto che le altre modalità - gladiatori e risciò appunto - sono sul crinale tra legale e illegale) praticamente scompaiono. Il Colosseo diventa sfondo di una squallida discoteca a cielo aperto. Il ritmo tuzzettaro degli stereo dà il ritmo a improvvisati pittori che con velenosissime bombolette spray performano su pezzi di carta acetata realizzando paesaggi trash da vendere a 10€ cadauno. Di fronte alla metro, sotto l'Anfiteatro, negli slarghi del cantiere della Linea C. Almeno tre postazioni, seguitissime. Ci sono poi i lanciatori di girandole luminose, i venditori di stick di selfie sempre più lunghi e pericolosi (ne riparliamo al primo spiedino). E poi i risciò stessi, che non mollano neppure dopo il tramonto.

Questo sarebbe il Colosseo pronto per il Giubileo? Il Colosseo che l'amministrazione Marino ha riconsegnato ripulito alla città? Non basta, caro sindaco, l'aver eliminato i camion bar (sperando che il Tar ad ottobre non faccia scherzi). Non basta affatto se poi non riesci, in mesi e mesi, a sistemare uno scempio come quello ad esempio dei risciò. Non basta se poi non presidi il cambio della normativa per quanto riguarda i venditori di opere "del proprio ingegno". Normativa atroce che permette a chiunque di vendere e realizzare proprie opere in mezzo alla strada occupando suolo pubblico. 

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